Non sposate le mie figlie – film diretto da Philippe De Chauveron e interpretato tra gli altri da Christian Clavier e Chantal Lauby – che ha già riscosso un buon successo in patria e ha ottenuto buoni incassi anche in Europa, è una commediola francese che racconta le gioie e i dolori dei coniugi Verneuil al tempo dei matrimoni delle loro splendide figlie.
Claude e Marie Verneuil sono una rispettabile e benestante coppia di cattolici, i cui valori e ideali vengono duramente messi alla prova dalle scelte sentimentali delle loro quattro figlie. Se infatti i genitori avrebbero auspicato di veder le figlie celebrare i loro matrimoni con dei bravi ragazzi cattolici, si ritrovano invece come generi un arabo, un ebreo e un cinese… Tutte le speranze, dunque, non possono che essere riposte nell’ultima figlia, che in un primo momento sembra non deluderle, volendo presentare loro finalmente un ragazzo di famiglia cattolica…
Che Non sposate le mie figlie di De Chauveron sia un’esplosione di clichés e abusati stereotipi può essere un sospetto che sorge a chiunque abbia l’occasione anche solo di guardare il poster pubblicitario che presenta il film. E in effetti la visione non sembra discostarsi molto dalle aspettative. Se infatti non è mediocre la qualità della regia o la prova interpretativa degli attori quello che più colpisce è la banalità e la scontatezza delle situazioni quanto dei dialoghi più “comici”.
Non c’è ricercatezza, né una parvenza di originalità, sembra quasi che Philippe De Chauveron e Guy Laurent (che si sono occupati del soggetto e della sceneggiatura) si siano adagiati su una storia che potenzialmente poteva suscitare grandi risate e che in realtà si è accontentata di un modesto solleticare l’umore del pubblico.
I temi che il film “tratta”, certamente di grande rilevanza negli ultimi anni, visti i recenti accadimenti, soprattutto in Francia, sono quello dell’integrazione, della tolleranza, dell’immigrazione, del razzismo con le conseguenze che ne derivano. Proprio perché queste tematiche sono ormai così calde e sentite forse ci si poteva auspicare una riflessione, per quanto nei toni della commedia, più brillante e sottile. Non lo spiattellamento di quattro battute fuori dalla realtà, prive di pungente efficacia e pervase da un buonismo di fondo. Non sposate le mie figlie non si sbilancia mai e per quanto susciti qualche risata rimane un film in buona parte deludente.
Il punto, a mio avviso, rimane sempre lo stesso. La commedia negli ultimi anni, per il fatto di esser tale, trova la giustificazione ai suoi risultati più insignificanti nell’intento di non volere appesantire il pubblico, di volerlo far divertire, di non creare fastidi o indispettire, di regalare un paio di ore di rilassamento.
Tutto ciò, fortunatamente però, non costituisce un’ancora di salvezza per film di dubbia riuscita; per quanto nessuno voglia trovare nelle commedie caratteristiche opposte a quelle suddette ciò non esime il regista, lo sceneggiatore e tutti i componenti del cast a dar vita a un prodotto di qualità. La commedia deve esser leggera e divertente, ma non deve accontentarsi della mediocrità di un prodotto senza pretese.
Scheda film
Titolo: Non sposate le mie figlie!
Regia: Philippe De Chauveron
Cast: Christian Clavier, Chantal Lauby, Ary Abittan, Medi Sadoun, Frédéric Chau, Noom Diawara, Frédéric Bel, Julia Piaton, Emilie Caen, Elodie Fontan, Pascal N’zonzi
Genere: commedia
Durata: 97’
Produzione: Romain Rojtman per UGC
Distribuzione: 01 Distribution
Nazione: Francia
Uscita: 5 febbraio 2015
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