Jupiter Jones (Mila Kunis) è una immigrata russa che pulisce case per guadagnarsi da vivere e conduce una vita ripetitiva e noiosa. Non sa di appartenere alla nobile casata degli Abraxas, famiglia reale intergalattica che controlla centinaia di pianeti e che si ritrova a spartirsi una complicata eredità a causa della morte della loro regina. Jupiter è una presenza scomoda e ingombrante nell’universo, quale legittima erede, tanto che Balem (Eddie Redmayne), uno dei figli della regina, invia dei sicari per ucciderla. Viene salvata da Caine (Channing Tatum), un misterioso guerriero interplanetario geneticamente modificato, che intende rivelarle la verità sulle sue origine e fare in modo che possa rivendicare la sua eredità.
Scritto, diretto e prodotto dai fratelli Wachowski a 16 anni da Matrix e a 3 dal tanto discusso Cloud Atlas, Jupiter – Il destino dell’universo è il nuovo fantascientifico esperimento della coppia di registi di Chicago, ambientato in un distopico futuro in cui (per l’ennesima volta) scopriamo di non essere soli in un universo che in effetti, visto le dimensioni sconfinate e pressoché incalcolabili, aveva fatto spesso propendere per questa ipotesi.
Dentro Mila Kunis (dopo il non sappiamo quanto gentile rifiuto di Natalie Portman), poco credibile eroina ignara della sua “planetaria” importanza , ad affiancare un Channing Tatum direttamente rispolverato dall’esperienza di Magic Mike, tutto primi piani intensi e scene di combattimento a torso nudo (di questa ultima parte se ne ignora la ragione), novello Marty McFly con i suoi stivali gravitazionali che tanto ricordano l’hoverboard di Ritorno al Futuro II, costantemente fluttuante sulla scena e costretto a fare le spese con effetti speciali fin da subito non all’altezza. L’innaturale spostamento degli attori su uno sfondo che sembra quasi fisso (che caratterizza almeno venti minuti buoni di scena d’azione) disturba lo spettatore poiché sintomo di una scarsa cura di una componente che dovrebbe essere invece molto curata visto il genere e visto il bagaglio di esperienza della regia.
A condire il tutto, una storia d’amore ai limiti del patetico in cui si punta alla risata facile sfruttando una Jupiter che non fa nulla per nascondere il suo amore a prima vista per il bellone di turno (così bello evidentemente da far passare in secondo piano addirittura l’idolo delle ragazzine Douglas Booth), misterioso e sfuggente. Aggiungete qualche riferimento anni ’80 e una cultura aliena più vicina allo steampunk che al progresso scientifico, e avrete l’atmosfera generale che anima i pretenziosi 125 minuti di film che la pellicola si riserva.
Rimane comunque innegabile il solito impegno dei fratelli Wachowski nella cura del dettaglio, dell’ambientazione e nel ricreare minuziosamente un universo miniaturizzato in cui ambientare la propria storia. Ma così come nei seguiti di Matrix, l’impalcatura da essi costruita è stata così imponente da ostruirgli la visuale rispetto ad una trama palesemente vuota, sconnessa e talvolta assurda. Jupiter è ridotta ad un oggetto del desiderio tra un rapimento e l’altro, così come Caine, in tutti i sensi “lupo solitario” costantemente a caccia della sua preda. Ma come ribadito nella pellicola stessa, un lupo è perso lontano dal proprio branco, così come Tatum è letteralmente abbandonato all’interpretazione di un personaggio dallo spessore cinematografico nullo. Nell’apparentemente disperato tentativo di salvare il salvabile, spicca la convincente interpretazione di Eddie Redmayne, forse l’unico ad avere a che fare con un personaggio credibile il cui profilo è ben strutturato e approfondito.
In sostanza, di fronte ad una civiltà aliena che così aliena non sembra (un buchino nell’atmosfera fa capitolare un intero pianeta), ed un intreccio narrativo che trova il suo culmine assoluto di banalità nelle scene conclusive, non c’è davvero nulla che stimola lo spettatore. Al di là di un ambientazione convincente in pieno stile Wachowski, è forse la mancata morte in una pellicola di Sean Bean a rilevare (plurideceduto come Boromir nel Signore degli Anelli, Lord Eddard Stark ne Il Trono di Spade, Trevelyan in 007 GoldenEye e più di 10 altri film), il che la dice lunga sul reale valore di una produzione anonima.
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Scheda film
Titolo: Jupiter – Il destino dell’universo
Regia: Lana e Andy Wachowski
Sceneggiatura: Lana e Andy Wachowski
Cast : Mila Kunis, Channing Tatum, Sean Bean, Eddie Redmayne, Douglas Booth, Tuppence Middleton, Terry Gilliam, James D’Arcy
Genere: Azione, Avventura, Fantascienza
Durata: 125′
Produzione: Warner Bros., Village Roadshaw Pictures, The Aaron Sims Company
Distribuzione: Warner Bros. Italia
Nazione: USA
Uscita: 5/2/15
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