2.30 – Si comincia, Neil Patrick Harris ci da il benvenuto all’87esima edizione degli Academy Awards con una ironica e divertente canzone/sequenza musical-multimediale che rievoca la storia degli Oscar e dei suoi film più famosi, oltre a ricordarci i candidati di quest’anno, intervallata da un siparietto con Jack Black.
La prima presentatrice è Lupita Nyong’o (miglior attrice non protagonista lo scorso anno in 12 Anni Schiavo), pronta a premiare il Miglior Attore non protagonista, citando Robin Williams.
Nominati: Robert Duvall, Ethan Hawke, Edward Norton, Mark Buffalo, J.K. Simmons
E’ J.K. Simmons con il suo ruolo in Whiplash a portare a casa la prima statuetta della serata. Un ringraziamento all’Academy e a tutti coloro che hanno collaborato per realizzare Whiplash, oltre a bellissime parole per la moglie Michelle Schumacher, la figlia Olivia ed i propri genitori. Era il favorito, non ha disatteso i pronostici.
Il successivo presentatore ha una caratteristica particolare a detta di Harris, “vi troverà, e vi ucciderà”, è Liam Neeson, celebre protagonista della trilogia di Taken. Ci introduce a due brevi clip su American Sniper e Gran Budapest Hotel, due dei film candidati stasera.
Ed ecco la tanto discussa Dakota Johnson, protagonista dell’altrettanto chiacchierato 50 Sfumature di Grigio, introdurre Adam Levine, che si esibisce con i suoi Maroon 5 nel brano “Lost Stars” tratto dal loro ultimo album, V e colonna sonora del film Begin Again. Esibizione straordinaria, con Adam che non delude le attese e si fa un’ottima pubblicità in vista del tour mondiale appena iniziato dalla band.
Neil Patrick Harris introduce Jennifer Lopez e Chris Pine. E’ infatti il momento dei Migliori Costumi, ecco i nominati.
Nominati: Grand Budapest Hotel, Into the Woods, Maleficent, Mr. Turner, Inherent Vice
E l’Oscar va a Milena Canonero per i suoi costumi in Grand Budapest Hotel, piccolo orgoglio italiano in questa serata senza tricolore. Decisamente commossa, i ringraziamenti vanno soprattutto a Wes Anderson e a tutti i presenti in un discorso breve e semplice. La celebre costumista italiana porta a casa la quarta statuetta in carriera dopo quelle ottenute con i costumi di Barry Lyndon, Momenti di Gloria, e Marie Antoniette.
Fa il suo ingresso Reese Whiterspoon, candidata a questa edizione degli Oscar con il film Wild. E’ lei ad annunciare i vincitori della statuetta per il Miglior Trucco e “Parrucco” (scusate il provincialismo)
Nominati: Foxcatcher, Grand Budapest Hotel, Guardians of the Galaxy
E arriva il secondo Oscar su 3 statuette assegnate per Grand Budapest Hotel. Ritirano il premio Francis Hannon e Mark Coulier.
Fa il suo ingresso la sempre splendida Nicole Kidman. E’ lei ad introdurre le nomination al Miglior Film Straniero.
Nominati: Ida, Leviathan, Tangerines, Timbuktu, Wild Tales.
Superato Leviathan sovvertendo il pronostico. Niente statuetta per il film russo, è infatti il polacco Ida ad aggiudicarsi l’Oscar. Discorso esilarante del regista Pawel Pawlikowski che davvero non finisce i ringraziamenti, un po’ emozionato e un po’ esagitato, dall’Academy agli amici polacchi.
Harris introduce Marillon Cotillard, è infatti suo il compito di presentare Everything is Awesome!, canzone del film The Lego Movie (grande escluso della categoria film d’animazione). Balletto, tanti personaggi Lego e coreografie confusionarie per una delle OST più divertenti dell’anno.
Sono Jason Bateman e Carrie Washington a presentare i Migliori Cortometraggi, tutti film di durata inferiore ai 40 minuti.
Nominati: Aya, Boogaloo and Graham, Butter Lamp, Parvaneh, The Phone Call
Si aggiudica la statuetta The Phone Call, ritirano i registi Mat Kirkby e James Lucas, i quali spendono un sentito ringraziamento per le rispettive mamme.
Di seguito sono introdotti i Migliori Corti Documentari
Nominati: Crisis Hotline: Veterans Press 1, Joanna, Nasza klatwa, La parka, White Earth
A trionfare è Crisis Hotline: Veterans Press 1
Si ricordano gli Honorary Award consegnati quest’anno, tra cui quello al celebre Hayao Miyazaki, che ha recentemente abbandonato lo Studio Ghibli e l’attività cinematografica per l’aggravarsi dei suoi problemi di vista.
Gwyneth Palthrow introduce un’altra della canzoni in gara, I’m not gonna miss you di Glen Campbell tratta dal film Glen Campbell: I’ll be me. Cappello da cowboy sopra lo smoking, ma esibizione davvero toccante con tanto di lacrime al Dolby Theatre. E’ su queste note che si chiude il Terzo Atto di questa Notte degli Oscar.
Un’incredibile Neil Patrick Harris rientra letteralmente in mutande sul palcoscenico, causando l’ilarità generale. Un’altra bella trovata, benché semplice, da parte dell’attore di Albuquerque, e anche un tributo a Birdman
Sienna Miller e Chris Evans presentano i nominati per il Miglior Sonoro
Nominati: American Sniper, Birdman, Interstellar, Unbroken, Whiplash
Whiplash scalza gli altri colossi nominati e porta a casa la prima statuetta di questo quarto atto.
A seguire, le nomination per il Miglior Montaggio Sonoro
Nomination: American Sniper, Birdman, Lo Hobbit: La Battaglia delle Cinque Armate, Interstellar, Unbroken
E l’Oscar va ad American Sniper. Esulta Sienna Miller, primo Oscar in questa serata per il kolossal di Clint Eastwood (ringraziato dai premiati) insieme a tutto il resto del team che ha lavorato alla produzione.
Jared Leto (sempre più Gesù, e con la sua personalissima presentazione della candidata Meryl Streep) introduce le nominate al ruolo di Miglior attrice non protagonista, interrompendo la serie di Oscar “tecnici” assegnati fino ad ora
Nominate: Patricia Arquette, Laura Dern, Keira Knightley, Emma Stone, Meryl Streep
Pronostico più che rispettato. Patricia Arquette straccia la concorrenza, abbraccia le altre nominate e si prende l’Oscar per il suo ruolo in Boyhood. Solito foglietto da “discorso importante” e solita lista di ringraziamenti ad Academy, amici e parenti. Non un discorso memorabile, a parte qualche frase sul “genio” e sulle “pari opportunità” (con ironia, visto che non vi è nemmeno un film nominato che abbia come protagonista una donna) nel finale che le fanno guadagnare gli applausi a scena aperta della platea.
Quarto atto, di nuovo Award “tecnici”. Fa il suo ingresso i fornaio più famoso del cinema, Josh Hutcherson, per presentare Rita Ora e la sua Grateful, colonna sonora del film Beyond The Lights.
Vengono presentati i candidati ai Migliori Effetti Speciali
Nominati: Capitan America: Il Soldato d’Inverno, L’Alba del Pianeta delle Scimmie, Guardiani della Galassia, Interstellar, X-Men: Giorni di un futuro passato
Trionfa Interstellar, troppo innovativo e visionario per gli altri concorrenti. Il film di Nolan, snobbato nelle categorie che contano, trova dunque la sua prima statuetta in un award di aspetto tecnico grazie ad un team per gli effetti speciali davvero superlativo.
Kevin Hart e Anna Kendrick (stupenda) mettono su un simpatico siparietto ed introducono i nominati a Miglior Corto Animato
Nominati: The Bigger Picture, The Dam Keeper, Feast Me, My Moulton A Single Life
L’Oscar va a Feast. Ringraziamento all’Academy e ai produttori e forte commozione nella parole dei registi.
Zoey Saldana e Dwayne Johnson, meglio noto come The Rock, introducono i Migliori Film d’Animazione. E’ proprio The Rock a ricordare le sue lacrime davanti al Re Leone e la commozione che anche film animati possono generare negli spettatori.
Nominati: Big Hero 6, The Boxtrolls, Dragon Trainer 2, Song of the Sea, The Tale of the Princess Kaguya
Big Hero 6 cavalca la grande onda del botteghino e si aggiudica l’Oscar dopo il testa a testa annunciato con Dragon Trainer 2. Disney che dunque trionfa sia nel corto che nel lungo animato, bissando anche il successo dello scorso anno con Frozen.
Chris Platt e Felicity Jones introducono le Nomination alla Miglior Scenografia
Nominati: The Imitation Game, Grand Budapest Hotel, Into the Woods, Mr. Turner
E sono 3! Grand Budapest Hotel si assicura il terzo Oscar e stacca Whiplash a fermo a 2.
E’ il momento della Miglior Fotografia.
Nominati: Birdman, Grand Budapest Hotel, Ida, Mr. Turner, Unbroken
Primo Oscar in questa serata per Birdman, ed è un award tecnico. Seconda statuetta consecutiva per Emmanuel Lubezki che aveva già vinto l’anno scorso sempre nella stessa categoria con il film Gravity di Alfonso Cuaròn (un altro messicano, proprio come Inarritu) , che ringrazia il regista sia dal punto di vista professionale che in nome della loro amicizia.
Meryl Streep introduce il toccante momento degli in Memoriam, che ricorda le perdite nel mondo cinematografico dell’ultimo anno e celebra per un’ultima volta gli attori scomparsi.
E’ il momento per ricordare Anita Ekberg, Virna Lisi, Eli Wallach, Gabriel Garcia Marquez, Robin Williams e molti altri. Ignorato Francesco Rosi. Il celebre regista napoletano di Le mani sulla città è venuto a mancare lo scorso 10 gennaio. Grave dimenticanza quella dell’Academy, considerato il fatto che Tre Fratelli è stato addirittura candidato agli Oscar.
Naomi Watts e Benedict Cumberbatch presentano i nominati al Miglior Montaggio
Nominati: American Sniper, Boyhood, Grand Budapest Hotel, The Imitation Game, Whiplash
Whiplash aggancia a tre statuette Grand Budapest Hotel aggiudicandosi quest’altro Oscar tecnico. Tom Cross ritira il riconoscimento visibilmente emozionato. Ringraziamenti a tutta la crew e lo staff di Whiplash e alla famiglia.
Jennifer Aniston, fresca di compleanno e molto criticata per il vestito (associata addirittura ad una meringa), introduce i nominati per il Miglior Documentario.
Nominati: CitizenFour, Last Days in Vietnam, The Salt of the Earth, Virunga, Finding Vivian Maier
Citizenfour si lascia dietro Last Days in Vietnam e The Salt of The Earth e si aggiudica l’Oscar. Fondamentale quanto delicato il tema, ovvero Snowden e l’NSA. A nostro avviso però meritava più considerazione il docu-drama di Joshua Oppenheimer presentato a Venezia 71 The Look of Silence, oltre che per la produzione, per l’impegno personale ed il tema trattato.
Atto sonoro e canoro. Fa il suo ingresso Octavia Spencer, che introduce John Legend e la sua Glory, OST del film Selma, candidata a miglior canzone. Insieme a lui, Common. La canzone ha già trionfato ai Golden Globe 2015. Idina Menzel si vendica dello scorso anno in cui John Travolta le storpiò completamente il nome, e lo presenta volutamente con il nome sbagliato. I due presentano le nomination per la Miglior Canzone
Nominati: Everything is Awesome, Glory, Grateful, I’m not gonna miss you, Lost Stars
Sono John Stephens e Lonnie Lynn con Glory a portare a casa l’Oscar. Bissato il successo dei Golden Globes. Bel discorso dei compositori sulla democrazia, messaggio portante del film Selma.
Scarlett Johansson introduce Lady Gaga, dal vestito stranamente sobrio (forse perché siamo alla cerimonia degli Oscar, benché si fosse presentata sul red carpet con dei discutibili guanti rossi da far invidia alle migliori casalinghe e lavapiatti).
Vengono successivamente presentate le nomination per la Miglior Colonna Sonora Originale
Nominati: Gran Budapest Hotel, La Teoria del Tutto, Interstellar, Mr. Turner, The Imitation Game
Inevitabile. Era candidato sia per Gran Budapest Hotel che per The Imitiation Game, ed è proprio Alexandre Desplat ad aggiudicarsi la statuetta. Ringraziamenti per Wes Anderson, quarta statuetta complessiva per il film ed enorme soddisfazione per il compositore francese recentemente impegnato come capo della giuria di Venezia 71. Grande delusione per Hans Zimmer, la colonna sonora di Interstellar meritava moltissimo, ma resta un grande deluso insieme al favorito Johansonn con La Teoria del Tutto.
Eddie Murphy viene introdotto da Harris e presenta i nominati per la Miglior Sceneggiatura Originale
Nominati: Birdman, Boyhood, Foxcatcher, Grand Budapest Hotel, Nightcrawler
Al photofinish con Grand Budapest Hotel trionfa Birdman. Primo Oscar per Inarritu, seconda statuetta per il suo film. Il regista messicano ringrazia il suo stellare cast (Michael Keaton, Ed Norton, Emma Stone, etc.) e tutto il team della Fox Searchlight, oltre alla famiglia.
E’ invece compito di Oprah Winfrey ad introdurre i nominati per la Miglior Sceneggiatura non Originale
Nominati: American Sniper, The Imitation Game, Vizio di Forma, La Teoria del Tutto
Era il favorito, e si aggiudica l’Oscar Graham Moore con The Imitation Game. Discorso molto toccante dello sceneggiatore, che racconta la sua difficile adolescenza, il suo tentativo di suicidarsi a 16 anni e la voglia di credere nei propri sogni. Non torna a mani vuote dunque The Imitation Game, che si aggiudica la prima statuetta della sua serata sulle 8 nomination.
Neil Patrick Harris introduce Ben Affleck, due volte nominato agli Oscar, che ci presenta i candidati alla Miglior Regia
Nominati: Birdman, Boyhood, Foxcatcher, Grand Budapest Hotel, The Imitation Game
Ancora Birdman, ancora Alejandro G. Inarritu, che non aveva proprio i favori del pronostico ma torna sul palco per ricevere la sua seconda statuetta personale dopo quella per la sceneggiatura, la terza per il suo Birdman. Dopo Cuaròn l’anno scorso, secondo messicano di fila a vincere per la Miglior Regia.
Atto finale, la bellissima Cate Blanchett, premio Oscar l’anno scorso come Miglior Attrice, presenta i nominati per il Miglior Attore
Nominati: Steve Carrell, Bradley Cooper, Benedict Cumberbatch, Michael Keaton, Eddie Redmayne
Più che annunciato, più che meritato! Eddie Redmayne vince l’Oscar con la sua straordinaria performance ne La Teoria del Tutto nelle vesti di Stephen Hawking. Emozionato e commosso, ringrazia tutti, dal regista alla famiglia. Tagliati fuori un po’ tutti, davvero poca concorrenza su questo riconoscimento.
Matthew McCounaghey presenta le nominate al ruolo di Miglior Attrice
Nomination: Marillon Cotillard, Felicity Jones, Julianne Moore, Rosamund Pike, Reese Witherspoon.
Interpretazione straordinaria che non poteva non essere premiata. Lo abbiamo visto e recensito in anteprima al Festival del Cinema di Roma, e si, lo abbiamo apprezzato. La statuetta va a Julianne Moore e alla sua incredibile performance in Still Alice, toccante racconto di una donna cinquantenne affetta da una forma degenerativa di Alzheimer giovanile. Ringraziamenti alla famiglia, che le ha permesso di diventare ciò che è adesso, Kristen Stewart e tutto il cast del film. Sottolinea inoltre l’importanza di aver parlato dell’Alzheimer, malattia che rende spesso i pazienti isolati, soli, dimenticati da tutti, e di aver riportato in evidenza un morbo che è la quarta causa di morte negli USA.
A presentare IL premio, il due volte vincitore del premio Oscar Sean Penn, che ci introduce i nominati alla categoria Miglior Film
Nominati: American Sniper, Birdman, Boyhood, Grand Budapest Hotel, The Imitation Game, Gran Budapest Hotel, La Teoria del Tutto, Whiplash, Selma
Definitiva incetta di premi per Inarritu, è infatti Birdman ad aggiudicarsi l’ultima statuetta. Quarta statuetta per Birdman, tutto il cast e la regia sul palco, è un trionfo. I ringraziamenti si ripetono, con Inarritu che è costretto a sfoggiare il suo pessimo inglese per la terza volta in questa serata.
Tiriamo rapidamente le somme con un recap delle statuette:
Birdman 4
Grand Budapest Hotel 4
Whiplash 3
Boyhood 1
American Sniper 1
Selma 1
La Teoria del Tutto 1
The Imitation Game 1
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