Viene pubblicato oggi – martedì 3 marzo – “Cesaria Evora Greatest Hits”, un album che contiene venti indimenticabili canzoni della “Billie Holiday creola”, Cesaria Evora, una voce unica che ha portato a conoscere la morna capoverdiana al pubblico internazionale.
Sia che canti coladeras (motivi orecchiabili, perfetti per la pista da ballo) o mornas (blues capoverdiani), la sua voce esercita un’inevitabile attrattiva sull’ascoltatore ed una forte carica emotiva. “Sodade”, brano che segnò l’inizio della sua fama internazionale, apre l’album. Non potevano mancare inoltre canzoni come:“Mar de Canal” un brano che convoglia la paura e anche il risentimento che ogni abitante ha verso il canale tra São Vicente e Santo Anton, “Ligereza” che dona un piacere immediato, come la carezza leggera di un venticello estivo, tratto dall’album “Nha Sentimento”, registrata a Bogotá, con la fisarmonica di Henry Ortiz che aggiunge un elemento latino alla melodia capoverdiana. “Velocidade”, l’ultima canzone che Luis Morais scrisse per Cesaria qualche mese prima della sua morte, un delicato swing che è il ritratto perfetto di una delle bellissime giovani ragazze che sono ammirate sulle terrazze dei cafè di Mindelo. A chiudere il disco “Ess Pais”.
Cesaria Evora ha venduto oltre 6 milioni di dischi in tutto il mondo, affermandosi così come la più grande cantante di world music e ha collezionato prestigiosi riconoscimenti, come il Grammy Award vinto nel 2003 come “Miglior album di world music contemporanea”, con “Voz d’amor”.
Nata il 27 agosto 1941 Cesaria Evora iniziò la carriera di cantante a Mindelo, sull’isola di São Vicente Capo Verde. Quando aveva solo vent’anni, nelle sue canzoni parlava già di delusioni romantiche e della lontananza da Capo Verde. Trincerata in una saudade (termine portoghese che indica un sentimento tra la nostalgia e il rimpianto) dal fascino universale, questa malinconia atlantica rimane il tratto caratteristico di Cesaria Evora diventata una stella della musica internazionale all’età di quarantasette anni e morta 17 Dicembre 2011 .
Lascia un commento