Rimasto vedovo dopo la morte della moglie, l’avvocato Elliott Anderson (Kevin Costner) decide di sfogare il suo dolore nell’alcol, unico rimedio che lo aiuta a continuare a crescere la sua piccola nipotina Eloise (Jillian Estell), abbandonata dal padre Reggie (Andrè Holland) dopo la morte della figlia di Elliott per complicanze durante il parto. In seguito a ciò si genera un forte contrasto tra le due famiglie per l’affidamento della piccola, un vero e proprio scontro multirazziale tra bianco e nero, in un mondo in cui nulla sembra riducibile ad una complessa scala di grigi.
Sul tema del razzismo e della discriminazione razziale nei confronti dei neri la cinematografia ha speso innumerevoli pellicole analizzando le varie epoche storiche di una tendenza che ancora oggi, benché ridotta nelle proporzioni, non accenna a scomparire. Black or White è infatti la testimonianza, tratta da una storia vera, di come una causa di affidamento di una bambina possa sfociare irrimediabilmente in un contrasto razziale che, benché ininfluente e assolutamente non necessario ai fini della decisione giudiziale, emerge comunque in modo prepotente tra la famiglia di Elliott e quella di Rowena (Octavia Spencer), nonna paterna della piccola.
Al di là della nobiltà del tema e degli argomenti trattati, i limiti appaiono evidenti fin dalla prima ora di visione. Narrazione stanca e trascinata e segmenti assolutamente evitabili ci consegnano un film che, come la precedente esperienza di Costner (3 Days to Kill), si ritrova a vertere e gravare tutto sulle spalle dell’attore californiano, sporadicamente supportato da una Octavia Spencer lontana parente del Premio Oscar 2012 con The Help, tragicomicamente impegnata a riempire la sua scialba prestazione con qualche battuta e atteggiamento che dovrebbero suscitare ironia, ma che risultano sì divertenti, ma piuttosto fini a se stessi. Costner dimostra ancora una volta di essersi ben reinventato in ruoli lontani dalle sue vecchie interpretazioni, con parti più domestiche e familiari. Ancora una volta però è rimasto solo e abbandonato da regia e attori, a dover legare varie parti di una pellicola piena di vuoti inconcepibili in una produzione di appena 120 minuti.
Black or White è la probabile testimonianza di come poter mal cavalcare l’onda di un tema inflazionato come quello del razzismo in America, sperando di inserire un paio di grandi nomi e consegnandoli al fato con una sceneggiatura fortemente lineare, circondata da cliché. Uno dei Kevin Costner più rivisitati e allo stesso tempo riusciti degli ultimi tempi non basta a risollevare quella che, per la maggior parte del tempo, è una carrellata di scene senza neanche troppo senso che si perdono in strani segmenti di vita nel ghetto da “negri di strada” (citando il film stesso), in un film che vuole inspiegabilmente combattere stereotipi, con altri stereotipi.
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Scheda film
Titolo: Black or White
Regia: Mike Binder
Sceneggiatura: Mike Binder
Cast : Kevin Costner, Octavia Spencer, Jillian Estell, Jennifer Ehle, Bill Burr, Mpho Koaho, Andrè Holland
Genere: Drammatico
Durata: 134′
Produzione: BlackWhite, Sunlight Productions, Treehouse Films, Venture Forth
Distribuzione: Good Films
Nazione: USA
Uscita: 5/3/15
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