Siamo all’inizio della Rivoluzione Culturale. Chen Zhen (Shaofeng Feng) è un giovane studente di Pechino inviato nell’entroterra della Mongolia per studiare lo stile di vita delle tribù locali, con il fine ultimo di alfabetizzarli. Resterà affascinato dalle usanze e dalle tradizioni di queste popolazioni, ma soprattutto dal loro sacro rapporto con un animale fiero e crudele: il lupo. La decisione del governatore della provincia di eliminare inizialmente i cuccioli, e in seguito anche gli esemplari adulti, rischia però di portare all’estinzione della razza.
Visto sempre con diffidenza e timore dall’uomo, tanto da essere stato per decenni preda privilegiata di cacciatori e bracconieri, il lupo è forse uno degli animali più intelligenti e metodici del regno animale, forte se legato al branco, paziente nell’attendere il momento opportuno per attaccare. Miti e leggende a riguardo si sprecano, dalla mitologia ai più recenti Tolstoj e Mowat, passando per le innumerevoli e fantasiose leggende sui lupi mannari.
Il totem del lupo potrebbe non dire molto alla maggior parte dei lettori e degli spettatori. L’impatto di questo romanzo sul pubblico cinese è stato sconvolgente, dopo essere scampato alla censura nel 2004. L’autore è tuttora sconosciuto, mascherato da uno pseudonimo, ma in Cina è stato il successo letterario più importante dopo il Libretto Rosso di Mao. Ed è proprio da qui che riparte Jean-Jacques Annaud con L’Ultimo Lupo. Solitamente ricordato per i suoi due celebri lavori Sette anni in Tibet e Il nome della rosa, il regista francese non ha però disdegnato la “trattazione animale” già dalle sue prime esperienze con il film L’orso, e più recentemente con Due Fratelli. Egli intraprende dunque una percorso a lui già noto, benché le pellicole sopra citate siano state avare di soddisfazioni.
Mettendo da parte una trama che possiamo immediatamente ridurre ad un manicheistico scontro tra buoni e cattivi, in un banale confronto tra le autorità che vogliono spingere la civiltà nella Steppa per far fronte alla carestia che affligge i centri abitati e le tribù locali che rivendicano la sacralità del mondo animale e della natura in cui essi vivono, ciò che va analizzato e apprezzato è l’analisi dell’animale, in se e per sè, colto nella sua magnificenza sospesa tra il terreno ed il magico. Il lupo è quasi descritto come una bestia a metà tra la natura animale e quella “divina”, rispettato e temuto perché capace di stravolgere il fragile equilibrio naturale della Steppa. Per raggiungere questo apparentemente difficile intento, Annaud si avvale dell’ evocativa fotografia di Jean Marie Dreujou e dei meravigliosi lupi mongoli addestrati da Andrew Simpson. La scelta infatti di ricorrere il meno possibile a CGI, green screen ed effetti speciali in generale (tranne nelle fasi più concitate in cui essi sono comunque necessari e nel complesso ben dosati) dona un senso di realismo alla pellicola, oltre a restituire allo spettatore la magnificenza dell’animale.
La trama sembra dunque accessoria a fronte di una pellicola che sembra puntare molto più su immagini, emozioni e momenti piuttosto che su uno snodarsi degli eventi convincente. L’Ultimo Lupo, al di là di qualche sporadica sezione, sembra fondamentalmente essere un film vuoto. Il nobile messaggio che vuole trasmettere allo spettatore evita di destinargli l’etichetta di “fine a se stesso”, poiché innegabili sono i temi sollevati dall’opera, sia sul lato politico-culturale che su quello naturalistico e animalista, per la salvaguardia di una specie per anni, anche in Italia, a rischio estinzione. L’Ultimo Lupo è la sintesi di folklore, misticismo e religiosità nei confronti di questo animale; il lupo però, si ritrova senza un vero contorno, una narrazione vera che lo sostenga, il lato umano che (non) si affianca a quello animale, rimanendo, ahinoi, un proverbiale lupo solitario.
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Scheda film
Titolo: L’Ultimo Lupo
Regia: Jean-Jacques Annaud
Sceneggiatura: Jean-Jacques Annaud, Lu Wei, Alain Godard, John Collee, Wolf Totem di Jiang Rong
Cast : Feng Shaofeng, Shawn Dou, Ankhnyam Ragchaa, Basen Zhabu, Yin Zhusheng
Genere: Avventura, Drammatico
Durata: 121′
Produzione: China Film Co. Ltd. – Repèrage, Beijing Forbidden City Co. Ltd., Mars Film, China Movie Channel
Distribuzione: Notorious Pictures
Nazione: Cina, Francia
Uscita: 26/3/15
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