Dopo aver sconfitto Owen e la sua crew, Dominic Toretto (Vin Diesel) ed il resto della famiglia sono pronti a tornare ad una vita normale e di basso profilo. Sulle loro tracce però c’è il fratello di Owen, Deckard Shaw (Jason Statham), deciso a vendicare l’onta subita mettendosi immediatamente sulle tracce di Dom. Tra action, mazzate e supercar si snoda un’avventura che porterà i protagonisti da Los Angeles ad Abu Dhabi, sfidando la morte sempre e comunque sulle quattro ruote.
La piega action assunta dal brand Fast and Furious negli ultimi anni ha decisamente fatto storcere il naso ai puristi, o a coloro che cercavano nella saga la velocità, le corse clandestine e quel suburbano mondo del tuning che i primi film avevano portato alla luce grazie all’enorme successo sul grande schermo. Molti di questi smetteranno di leggere proprio ora, visto e considerato che non si può non definire Fast and Furious 7 come la massima espressione di quella commistione action-racing che dal quinto capitolo della saga (concomitante all’ingresso di Dwayne Johnson e di nemici ben più temibili di esuberanti piloti di strada) ha fortemente condizionato il genere.
Esagerato e spaccone, volutamente surreale ed ironico, Fast7 non fa nulla per nascondersi, piazzando in apertura uno scontro inumano senza la benché minima esclusione di colpi fra un The Rock più in forma che mai ed un convincente cattivo come Jason Statham, per l’ennesima volta relegato al ruolo di uomo di poche parole ma molti “fatti”, in una produzione che gli permette di esprimere in pieno tutte le sue conclamate doti da artista marziale. La spettacolarità la fa da padrona, finanziata da un budget di 250 milioni di dollari che permette l’impiego di tecnologia talmente avanzata da far addirittura spingere Vin Diesel ad invocare e prevedere un Oscar al riguardo. In effetti, ciò che salta subito all’occhio è una cura grafica e dei dettagli certosina, affiancata ad un montaggio strettissimo e fortemente dinamico, in linea con un film che vuole essere esponente della pura velocità. Le scene e i piani si alternano in modo repentino e frenetico, trascinando lo spettatore all’interno di un inarrestabile concatenarsi di eventi.
Culmine dell’impegno tecnologico in Fast and Furious 7 è però l’essere riusciti a dare nuovamente vita a Paul Walker, grazie alla collaborazione con Peter Jackson (pluripremiato regista delle due saghe cinematografiche de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit) e alla sua Weta Digital, compagnia di effetti speciali che, grazie all’ impiego dei due fratelli dell’attore deceduto nel 2013, Cody e Caleb Walker, ha permesso di riportare sul grande schermo Brian O’Conner dalla prima all’ultima scena. Un lavoro innovativo, avveniristico e all’avanguardia e forse chiave e fulcro del film stesso, che spinge ancora più in alto l’asticella dei miracoli hollywoodiani.
Ciò perché Fast and Furious 7 è difficilmente classificabile come un film da annali del cinema, nè tantomeno un prodotto rivoluzionario, benché legato ad un brand che per primo ha saputo creare un business sul mondo delle corse da strada. James Wan ci consegna infatti un lontano parente di quello che nell’immaginario collettivo può essere considerato come un film di corse, anzi, poiché la vera componente racing e competitiva a livello automobilistico si esaurisce nei primi 10, forse 20 minuti di pellicola, lasciando spazio ad un film d’azione in cui sì le supercar e i loro derivati la fanno da padrona, ma solo perché funzionali ad un disegno più grande che è quello di un action incalzante, esagerato e fuori controllo, a ritmo delle solite e azzeccate musiche, con trovate spettacolari così inconcepibili da scatenare applausi e ilarità generale.
Spinto da un’ironia costante, da scene ai limiti del surreale e dell’assurdo e da una storia convincente e con i giusti colpi di scena, malgrado la sua semplicità, Fast and Furious 7 trova la sua più ovvia conclusione in un finale in realtà non tanto ovvio. E’ proprio questo finale che il film, forse in maniera leggermente opportunista (“paracula” sembrava un termine inappropriato, anche se molto espressivo) si pone come scudo ad una produzione sì divertente e coinvolgente, ma che un po’ ha perso o abbandonato quello smalto e quel brio dei veri “Fast and Furious”. L’epilogo è toccante, significativo, e, malgrado trascenda leggermente dal film in sè per riallacciarsi al passato, ritorna subito sui suoi binari dipingendo un’evocativa scena finale, degno tributo ad un attore scomparso troppo presto, la cui strada dalla famiglia si separa. Nessuno muore nei cuori di chi vive, e Paul Walker l’ha dimostrato tornando in scena per un’ultima, grande volta, in un film che sicuramente gli sarebbe piaciuto.
Scheda film
Titolo: Fast and Furious 7 (Furious 7)
Regia: James Wan
Sceneggiatura: Chris Morgan
Cast : Vin Diesel, Paul Walker, Dwayne Johnson, Michelle Rodriguez, Jordana Brewser, Tyrese Gibson, Chris Bridges, Lucas Black, Jason Statham
Genere: Azione, Thriller, Drammatico
Durata: 137′
Produzione: Universal Pictures, Realtivity Media, Legendary Picutres, One Race Films
Distribuzione: Universal Pictures Italia
Nazione: USA
Uscita: 2/4/15
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