Un incidente d’auto ha sconvolto la vita di Claire Bennett (Jennifer Aniston). Allontanatasi da marito e amici vive ormai una trascinata esistenza, segnata dalla terribile fatica nel recupero delle piene facoltà motorie che la porta ad un (ab)uso di antinfiammatori, calmanti e sedativi, di cui diventa molto presto dipendente. Accanto a lei è rimasta soltanto la domestica Silvana (Adriana Barraza) che sopporta le sue manie e le sue crisi. La curiosità la spinge ad indagare su ciò che ha spinto al suicidio Nina (Anna Kendrick), una ragazza che frequentava il suo stesso gruppo di sostegno, entrando bruscamente nella vita del marito (Sam Worthington) e del figlio che la donna lasciato. Forse le sue uniche speranze di salvezza.
Con gli anni abbiamo imparato ad apprezzare prevalentemente un lato di un’attrice come Jennifer Aniston, quello comico, arguto e a tratti esilarante di Io e Marley, Una settimana da Dio, Come ammazzare il capo… e vivere felici fino al più recente She’s funny that way di Peter Bogdanovich. Non è infatti mai facile scrollarsi di dosso un’etichetta così ben incollata e aderente, seppur connotata positivamente, e reinventarsi in ruolo che sgretola i punti forti dell’attrice californiana. Vengono meno la risata, la comicità e la bellezza per lasciare spazio al dolore, alla tristezza e alla sofferenza fisica. Per la prima volta infatti il fascino della Aniston, cristallino anche a 47 anni, lascia il posto ad una “bruttezza” di fondo: cicatrici, rughe e imperfezioni campeggiano stabili sul volto di Claire Bennett, contornati da capelli sfatti e vestiti improvvisati, lontani dai provocanti abiti di scena a cui siamo stati abituati.
Proprio così, Cake e il suo regista Daniel Barnz trasformano un’icona di bellezza femminile in un fantasma spento e sconfitto, che vuole ignorare ed è ignorato da tutti, contrapposto ad un altro fantasma, quello della suicida Nina, giovane e bella, che continua ad apparirle attraverso visioni ed allucinazioni. Il personaggio di Claire è quasi odioso nella sua rassegnazione e apatia, suscita rabbia in uno spettatore che non riesce inizialmente a spiegarsi il perché di questo dolore. Due ottime spalle recitative come Sam Worthington e Adriana Barraza fanno però in modo che il film non si traduca nella ridondante e fine a se stessa rappresentazione di uno struggente dramma: entrambi danno respiro alla trama, il primo sviluppando una storia collaterale che è poi il percorso di Claire per uscire da questo autodistruttivo circolo vizioso, la seconda aggiungendo un tragicomico tocco di ironia che sa suscitare riso e compassione a seconda delle scene, mai scadendo nel ridicolo ma donando umanità alla pellicola attraverso un personaggio semplice ma efficace.
Cake è un film duro che sa però trovare i suoi lunghi momenti distensivi. Le tinte fosche del dramma lasciano talvolta spazio alla speranza, tanto falsa quanto evanescente nel costante atteggiamento rinunciatario di Claire. Uno dei pregi del film è forse quello di non fare leva sull’inflazionata “cinematografia del morbo” (abusata ma talvolta capace di sfornare capolavori come Still Alice), ma di accantonare la malattia e mettere in risalto esclusivamente chi è malata. Il male psicologico è somatizzato e arriva allo spettatore non attraverso dei sintomi, ma attraverso la protagonista stessa, attraverso i suoi comportamenti, le sue parole ed il suo aspetto, nella sofferta ricerca di una cura che, essendo un male intrinseco, non può che provenire da Claire stessa. Allo stesso modo è la sua interprete a prendersi sulle spalle l’intera produzione, trascinando con la sua toccante interpretazione una sceneggiatura non proprio autoconclusiva, ma che anzi si traduce in un epilogo aperto ed estemporaneo, come incapace di tirare le fila del dramma ma costretto a consegnarci un agrodolce e inevitabile dessert tra il dubbio e la voglia di ricominciare.
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Scheda film
Titolo: Cake
Regia: Daniel Barnz
Sceneggiatura: Ben Barnz, Mark Canton, Kristin Hahn, Courtney Solomon
Cast : Jennifer Aniston, Adriana Barraza, William H. Macy, Felicity Huffman, Anna Kendrick, Sam Worthington, Chris Messina
Genere: Drammatico
Durata: 100′
Produzione: Cinelou Films, Echo Films, We’re Not Brothers Productions
Distribuzione: Warner Bros. Italia
Nazione: USA
Uscita: 7/5/15
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