Che Paolo Sorrentino sia uno dei registi più apprezzati e acclamati del nostro paese è ormai un dato di fatto. L’Oscar per la ‘Grande Bellezza‘ ottenuto lo scorso anno è soltanto l’apice di un percorso e di una crescita cinematografica del regista campano ben visibile a tutti. Se già in ‘This Must Be The Place‘ Sorrentino aveva lavoro con un cast prettamente straniero, tra cui spiccava ovviamente il due volte premio Oscar Sean Penn, nel suo nuovo ‘Youth – La Giovinezza’ (presentato in questi giorni al Festival di Cannes e in uscita nelle sale il 20 maggio) il regista ripropone un cast internazionale con delle vere e proprie eccellenze del cinema mondiale come Michael Caine, Harvey Keitel, Rachel Weisz e Jane Fonda. Ma tra le tante stelle che affollano il film del regista napoletano ce n’è una tutta italiana: stiamo parlando ovviamente di Loredana Cannata.
Dagli esordi a teatro a quello sul grande schermo con il ruolo da protagonista nel film ‘La Donna Lupo‘, l’attrice siciliana si è sempre dimostrata versatile e abile nello spaziare tra ruoli diversi e tra contesti diversi, alternando teatro, cinema e televisione in maniera magistrale. Prima che con Sorrentino Loredana Cannata ha avuto la possibilità di lavorare anche con altri maestri del cinema come Tinto Brass e Ferzan Ozpetek e in numerosissime Fiction TV molto amate. Il presente dell’attrice però non si ferma certamente a ‘Youth‘: tra uno spettacolo teatrale dedicato alla figura di Marylin Monroe e due nuove serie televisive, la carriera dell’artista siciliana sembra procedere a gonfie vele e la collaborazione con Paolo Sorrentino sarà sicuramente l’ennesimo step di una strada ancora ricca di soddisfazioni. Noi di MyReviews abbiamo contattato in esclusiva Loredana Cannata per parlare del suo ultimo film e dei suoi prossimi progetti.
Sei l’unica italiana con un ruolo rilevante nel film ‘Youth – La Giovinezza’ (di Paolo Sorrentino) che vede un cast ricchissimo di stelle del calibro di Michael Caine e Harvey Keitel. Quali sono stati gli aspetti positivi e quali quelli negativi di poter lavorare con un cast così internazionale? E cosa hai provato a poter recitare al fianco di attori incredibili come Caine e Keitel?
Ci sono stati solo lati positivi nel recitare accanto ad un cast stellare come quello di “Youth”, i più grandi sono spesso persone umili e cortesi, e così sono stati i miei celebri colleghi! Certo, senti tutta l’emozione e la voglia di fare bene, la posta in gioco è alta, ma questo mi ha spinta a concentrarmi e dare il meglio di me, soprattutto per non deludere il regista che mi aveva scelta. Recitare con nomi così famosi, che fanno già parte della storia del cinema, è stato, per me, realizzare un sogno: quasi ogni attore sogna il grande cinema e Hollywood, quando sceglie di fare questo difficile mestiere, e questo set aveva tutta la magia della grande settima Arte.
Paolo Sorrentino è sicuramente tra i registi italiani più apprezzati – se non il più apprezzato – degli ultimi anni. Come ti sei trovata a lavorare con questo regista e quale pensi sia il segreto del successo dei suoi film?
Mi sono trovata molto bene a lavorare con Sorrentino, è un regista molto calmo sul set, che spesso è un posto dove si urla e si corre, e dà agli attori indicazioni semplici e chiare, lasciando all’interprete libertà di espressione e creatività. Penso che il segreto del suo successo stia nell’intelligenza partenopea delle sue origini, nell’ironia e lucidità con cui osserva il mondo e nella grande sensibilità d’animo.
A tal proposito con che registi, italiani e non, ti piacerebbe poter collaborare in futuro?
Sono molti i registi con cui mi piacerebbe lavorare, solo per citarne alcuni, con cui non ho mai lavorato: Paolo Virzì, Michele Placido, Matteo Garrone e Giuseppe Tornatore, fra gli italiani, e Sam Mendes, Martin Scorsese, Pedro Almodovar e Sofia Coppola, fra gli stranieri.
Non solo cinema però perché sono tanti i tuoi progetti televisivi che vedranno la luce nei prossimi mesi: cosa puoi dirci riguardo a questi e dei personaggi che andrai ad interpretare?
Ho appena finito di girare una serie tv per la Rai, “Questo è il mio paese”, con la regia di Michele Soavi e con Violante Placido. E’ una serie, finalmente, in cui le donne sono protagoniste. Io interpreto un ruolo che da subito ho amato molto: un capitano dei Ros, quindi dell’antimafia, una tipa tosta, che mi ha permesso di affrontare anche scene di azione. In autunno, invece, sarò su Canale 5 con una serie tv ambientata in Sicilia, cosa che purtroppo mi capita raramente, dato che, pur essendo siciliana da generazioni, i miei colori chiari da normanna mi fanno sembrare una nordica, addirittura una straniera, mi hanno detto! La serie si chiama “Romanzo siciliano”, con la regia di Lucio Pellegrini. Nel cast ci sono Fabrizio Bentivoglio, Claudia Pandolfi, Filippo Nigro, Ninni Bruschetta e molti altri. Io interpreto una donna misteriosa e passionale che, per dolore o per amore, ha scelto di stare dalla parte del male.
Parallelamente a tutto ciò stai portando a teatro un progetto legato alla figura della grandissima Marylin Monroe. Come è nato questo progetto, come si sviluppa e perché proprio Marylin Monroe?
Il progetto su Marilyn è nato dall’immenso amore e infinita gratitudine che ho nei suoi confronti: fu trovando una sua foto che, all’età di 7 anni, decisi che volevo fare l’attrice. Da lei ho imparato moltissimo e il suo esempio mi ha dato la forza di superare tante cose, ancora oggi. Ho scritto il testo del monologo usando solo ciò che lei disse e scrisse di se stessa, un modo per darle voce, conoscere alcuni aneddoti poco noti e raccontare la sua struggente sensibilità. La pièce è ambientata nella sua camera da letto, in una della ultime sere della sua vita, durante l’estate del ’62, dove fra telefonate, barbiturici e champagne, si racconta, si arrabbia, ride, piange.
Cosa ti piacerebbe fare in futuro?
Negli ultimi mesi ho avuto bellissimi ruoli, in bellissimi progetti, e per questo mi ritengo fortunata. Il mio sogno, ora, sarebbe fare una commedia intelligente e graffiante per il cinema o per la televisione, dato che, da tempo, non mi cimento in un ruolo brillante, cosa che amo moltissimo!
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