La piacevolissima sorpresa della prima giornata – non tanto per la sua presenza già annunciata ma per la simpatia e l’umiltà dimostrata – è stata Claudio Bisio. Un continuo prendersi in giro e scambio di battute con i due presentatori e con il pubblico hanno reso la MasterClass dell’ex presentatore di Zelig piacevole e divertente segno tangibile del grande carisma dell’artista che ha esordito con un “Ma qua mi avevano detto che avrei fatto un incontro con i giovani ma io vedo solo vecchi” riferendosi alle prime file occupate dalla stampa.
Un attore, prima che presentatore, duttile che ha saputo adattare le proprie qualità a diversi generi e contesti: “Ho fatto la scuola di arte drammatica a Milano e il teatro è stato fondamentale nella mia crescita attoriale. Alla fine degli anni ’80 il cinema è cambiato molto perché sia a Roma che a Milano, io e la generazione di attori miei coetanei, abbiamo cercato di ‘svecchiare’ il modo di recitare. Certo, ho avuto la fortuna di lavorare con grandissimi registi come Rosi, Monicelli e Risi e rispetto ad allora il cinema è cambiato molto anche considerando l’evoluzione delle strumentazioni“.
Si parla di registi (Bisio ammette di averci pensato ma anche di aver capito che è un ruolo molto difficile e su cui ricadono grandissime responsabilità, non chiudendo la porta però a nulla) e in particolare l’attenzione ricade su due eccellenze come Salvatores e Sorrentino: “Gabriele è un grandissimo regista, ho già fatto film con lui e non vi nascondo che potrei presto ritornarci a collaborare. Sorrentino? L’ho incontrato due anni fa, pensavo fosse piu’ grande in realtà e appena mi ha visto mi ha detto che mi seguiva a ‘Mai Dire Goal’, mi ha colpito”. Si torna a parlare però del suo lavoro di attore e Bisio non sembra avere grossi dubbi: “La svolta della mia carriera? Da un punto di vista del box-office è stata chiaramente ‘Benvenuti al Sud’. Ancora oggi la gente mi ferma dicendomi “Ho visto il suo film” e devo capire da solo che si tratta di quello nonostante ne abbia fatti altri 6 o 7 dopo! ‘Benvenuti al Nord’ sarò sincero, non so se lo avrei fatto, però alla fine era giusto farlo per chiudere il cerchio. Poi dopo quel film ho fatto comunque scelte diverse, alcuna piu’ fortunate altre meno. Il mio rimpianto? ‘Asini’, un film che avrebbe meritato di piu’ ma che probabilmente all’epoca non è stato capito, l’ho scritto io e qualche traccia di ‘Benvenuti al Sud’ già c’era”.
Tra una battuta e l’altra Bisio racconta anche qualche retroscena come il fatto che il ruolo di Antonio Catania in ‘Mediterraneo’ era destinato a Roberto Benigni in realtà e che tra i suoi prossimi progetti c’è anche ‘Evolution Man’, un film italo-francese realizzato con la tecnologia del motion-capture e in cui figureranno delle “copie” di Papaleo, Gassman e Bisio stesso. Diviso tra televisione e cinema l’artista ha infine spiegato: “Non posso dire cosa preferisco, sono due cose diverse. Il cinema è come un libro, mentre la TV è un quotidiano. E’ chiaro poi che quando lavori per lunghi periodi sul piccolo schermo la tua produzione da attore subisce un rallentamento, ma quelle sono anche scelte”.
Al termine dell’incontro l’attore si è poi fermato a firmare autografi e a fare foto con i tanti ragazzi del Campus accorsi per lui.
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