Un viaggio alla scoperta di uno dei grandi maestri del cinema di ieri. Così comincia la terza giornata del TaorminaFilmFestival con i fratelli Vanzina che parlano difronte alla platea del PalaCongressi del regista e sceneggiatore Billy Wilder, vincitore di sei premi Oscar (in diverse categorie). Da ‘Viale del tramonto’ a ‘Arianna’ fino ad arrivare ovviamente a ‘A qualcuno piace caldo’, il viaggio alla scoperta dei lavori del regista diventa sempre piu’ interessante grazie alle parole di Carlo ed Enrico Vanzina, con quest ultimo che spiega: “Esistono vari tipi di commedie tutti diversi tra loro: c’è quella inglese che ad esempio è un po’ “black”, quella spagnola che sfiora la blasfemia, la commedia italiana che racconta un soggetto drammatico visto però con ironia. Billy Wilder ha rinnovato il cinema dando un’importanza fondamentale ai dialoghi che per certi versi hanno un po’ rovinato la macchina perfetta che era il cinema muto, dove si raccontava qualcosa solo con le immagini. Lui però ha sfruttato al massimo l’avvento del sonoro, era sceneggiatore dei suoi film proprio perché voleva decidere lui la direzione che i dialoghi dovevano prendere nelle varie storie.”
Tra una clip e l’altra estrapolate da alcuni dei grandi capolavori del regista, i Vanzina hanno spiegato le qualità del sei volte premio Oscar: “Curava i dettagli e ha contribuito a creare dei personaggi e delle vicende che poi sono stati ripresi da tantissimi registi, anche italiani. Figure quasi archetipe del cinema che di volta in volta si alternano in storie che sfiorano il paradosso“. Dal rapporto con i singoli attori al processo creativo dietro la realizzazione di un film e – ovviamente – la stesura della sceneggiatura, componente fondamentale del cinema di Wilder: “Non voleva improvvisazioni, non voleva cambiamenti. Iniziò come sceneggiatore e poi divenne regista proprio per questo, cioè per fare in modo che le sue storie rimanessero le stesse in tutte le fasi della produzione. Ha creato dei capolavori stravolgendo le idee che si celavano dietro determinati personaggi e tirando sempre fuori il meglio dagli attori con cui ha lavorato. ‘A qualcuno piace caldo’ ad esempio rappresenta uno dei film piu’ conosciuti e amati, forse la commedia che ha rivoluzione il genere”.
Al termine dell’incontro è arrivata poi Giovanna Ralli che ha abbracciato i due registi e ha annunciato ufficialmente il suo ritiro dalla scena dopo una carriera iniziata quando aveva solo 13 anni. “Quando ero ragazza non pensavo di diventare un’attrice, il mio obiettivo era quello di mettere su famiglia. Poi dopo i primi film la critica ha iniziato a parlare bene di me e lì ho capito che sarei diventata un’attrice di mestiere“. Un piccolo viaggio nel passato anche per l’attrice che dice: “Devo molto alla Sicilia perché il mio primo film importante l’ho girato proprio qui, a Noto. Quindi è come se fosse un cerchio che si chiude. Il cinema di oggi? Lo seguo e mi piace molto, non credo ci sia da criticare perché sono semplicemente cambiati i tempi e di conseguenza è cambiato anche il modo di lavorare”. L’attrice poi ha raccontato degli aneddoti divertenti su Alberto Sordi – di cui rivela di essere stata grande amica anche fuori dal set – e su Mastroianni: “Con lui ho fatto la parte sia dei fidanzati e sia anni e anni dopo della coppia ormai matura. Insomma è stato un lungo viaggio”.
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