L’ultima giornata del Festival di Taormina è tutta dedicata a due ospiti di fama internazionale: se James Arsden – di cui vi parleremo in un altro articolo – ha calcato il palco del PalaCongressi nel primo pomeriggio, la mattinata è stata invece tutta per Rupert Everett.
Uno dei ruoli piu’ conosciuti dell’attore inglese è sicuramente quello nel film ‘Il matrimonio del mio migliore amico’ su cui lo stesso attore ha rivelato un curioso retroscena: “In realtà il mio personaggio doveva esserci solo in una scena, poi però ho fatto amicizia con il regista e lui ha voluto scrivere altre scene per me. Ero convinto che potesse rappresentare un po’ il segno della fine della mia carriera visto che appunto avevo un ruolo così piccolo ma invece è stato il contrario“.
Un ruolo che gli ha dato grande notorietà ma che lo ha inevitabilmente etichettato come spiega lo stesso attore: “Dopo questo film mi hanno offerto tanti ruoli simili: la mia carriera ha avuto molti alti e bassi quindi non vi posso dire se sia stato positivo o meno però è stato comunque un momento bellissimo. Mi avevano offerto un ruolo simile – cioè quello del migliore amico omosessuale – anche ne ‘Il Diavolo veste Prada’ ma ho rifiutato: credo che prima o poi ti stanchi di interpretare sempre gli stessi ruoli e anche il pubblico dopo un po’ non ne può piu’“.
Everett non ha mai nascosto la sua omosessualità e quindi inevitabilmente si parla di quanto ciò possa influenzare la carriera di un personaggio dello show-business: “Le cose stanno cambiando, però ancora c’è tanto da migliorare. Il business non è ancora pronto a un cambiamento radicale come dimostra il fatto che ci siano tante persone conservatrici soprattutto ad Hollywood mentre in TV c’è piu’ libertà. Il problema non nasce nemmeno dagli studios quanto piuttosto dai distributori“.
Ma quali sono i prossimi progetti dell’attore? Ce lo rivela lui stesso: “Ho già fatto diversi spettacoli su Oscar Wilde che è un personaggio molto affascinante anche perché lo ritengo un portavoce importantissimo degli artisti omosessuali e il mio prossimo film sarà proprio su di lui. Siamo già a buon punto e sarà ambientato in tre paesi (Inghilterra, Francia e Italia). Penso a questo film da otto anni però la cosa difficile è stata ottenere l’attenzione e l’aiuto degli addetti ai lavori. Io interpreterò Oscar Wilde e poi ci sarà un gran cast tra cui anche Colin Firth. Sono davvero fiducioso“.
Continuando a parlare del lavoro dell’attore inglese si è poi parlato di due ruoli ben precisi: “Ho interpretato George VI di recente. Paragone con il George VI di Colin Firth? E’ diverso, il mio aveva un ruolo secondario all’interno del film, mentre Colin ne ‘Il discorso del re’ ha fatto un lavoro eccezionale. James Bond? Mi sarebbe piaciuto avere quella parte, sarebbe stato particolare vedere uno 007 omosessuale. Siamo pure stati in trattativa però poi è andata male e mi è dispiaciuto molto. All’epoca pensai che potesse ricapitare un’occasione del genere ma col tempo ho capito che quando il successo del momento termina certe opportunità non si presentano piu’…”.
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