Justine (Haley Bennett), giovane studentessa modello, decide, al contrario di tutti gli studenti del college, di trascorrere le festività del Giorno del Ringraziamento nel campus, così da prepararsi meglio per i propri esami. Sola insieme ai due custodi del complesso universitario, viene presa di mira da una gang satanica che tortura e uccide le proprie vittime scegliendole tra ragazze “belle e pure”, soprannominate “Kristy”. Intrappolata nel college, sarà una facile preda per la furia omicida dei quattro assassini.
La collaborazione tra i produttori del celebre Sinister ed il regista Oliver Blackburn (abbastanza ferrato in materia di orrore, considerate i suoi recenti lavori Donkey Punch, Vinyan e Reverb) sfocia in un’interessante mix tra thriller e horror, decisamente più tendente al primo genere, inquadrabile in un’ottica survival horror che intacca i canoni e i dogmi del cinema di genere. La paura infatti diventa accessoria, così come i jumpscare e lo spavento, puntando più su una atmosfera action che immedesima lo spettatore nella voglia di sopravvivere del protagonista.
Proprio la sopravvivenza diviene lo scopo ultimo di Justine in quella che, dopo una mezz’ora assurdamente inutile, pleonastica e in alcuni passaggi quasi imbarazzante, si rivela essere una vera e propria caccia all’uomo (alla donna, in questo caso) a cui si aggiunge la variante della “reazione”. Al contrario delle vittime che l’hanno preceduta infatti, Justine affronta le sue paure e appunto, reagisce. Basta questo passaggio a sganciare totalmente la produzione dalla componente horror: il massimo che ci si può aspettare sono qualche zampillo di sangue e una buona dose di tensione.
Quello della caccia all’uomo è inevitabilmente un pattern abbastanza ripetuto, nulla di nuovo soprattutto nel panorama del thriller-horror, ma anzi, sembra quasi riproporre un The Strangers di Bryan Bertino (2008) nell’ambientazione universitaria. Malgrado ciò, il tutto scorre abbastanza piacevolmente benché lo spettatore si renda ben presto conto su quali binari si stia incanalando il film alla prima vera “reazione” della protagonista. Degli 86 minuti proposti, si assiste ad una discreta ora di intrattenimento.
In sostanza, Kristy è un thriller piuttosto “movimentato” con qualche tinta horror. Nulla di pretenzioso, ma godibile in una calda serata estiva. La riflessione sul potere dei social e sulla loro utilità/pericolosità conferisce una qualche sfumatura etico-morale alla pellicola, oltre a garantire eventuali sviluppi per potenziali seguiti (non abbandonate troppo in fretta la sala). Kristy è prodotto atipico che lascia a bocca asciutta i fan di sangue, torture e terrore per aprirsi ad un approccio più soft, ibrido di azione, sopravvivenza e qualche raro spavento.
Scheda film
Titolo: Kristy
Regia: Oliver Blackburn
Sceneggiatura: Anthony Jaswinski
Cast : Haley Bennett, Ashley Greene, Lucas Till, Chris Coy, Matthew St. Patrick
Genere: Thriller, Horror
Durata: 86′
Produzione: David Kirschner Productions, La Sienega Productions, Electric City Entertainment
Distribuzione: Leone Film Group, The Space Movies
Nazione: USA
Uscita: 30/07/2015
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