Copenhagen, anni ’20. Einar Wegener (Eddie Redmayne) è un famosissimo paesaggista, le sue gallerie e mostre sono sempre frequentatissime ed il suo successo è in continua espansione. Meno fortuna ha la moglie Gerda (Alicia Vikander), ritrattista troppo accademica e ancora priva di un proprio stile. Quando un giorno Gerda chiede ad Einar di posare per un proprio quadro dal soggetto femminile, scatena in lui una personalità ed un’identità sessuale in lui da tempo sopita. Contro le avversione della società che lo vede come un pazzo, deviato e schizofrenico e non offre altra soluzione che radiazioni e lobotomia, Einar sarà la prima persona a sottoporsi ad un intervento chirurgico di riassegnazione sessuale e a dare vita al fenomeno transgender.
Sappiamo che Tom Hooper, già alla regia di capolavori come Il Discorso del Re (Oscar nel 2011), Lès Miserables ed Il Maledetto United, non è uno che dirige tanto per farlo, anzi, ha sempre sfornato lavori di qualità in cui è ormai riconoscibile il suo proverbiale tocco. Lecito dunque aspettarsi anche in questo caso un lavoro di un certo livello, visto anche il cast a disposizione, giovane ma di assoluto talento e prospettiva. Dopo un turbinio di nomi fatti sia alla regia, che per gli attori coinvolti, nei ruoli dei protagonisti trova infatti il 33enne fresco di Oscar con la sua interpretazione di Stephen Hawking ne La Teoria del Tutto, Eddie Redmayne, e Alicia Vikander, che nel 2015 si è guadagnata le attenzioni internazionali per i suoi tre ruoli da protagonista nei due positivissimi film Operazione U.N.C.L.E. ed Ex Machina.
E’ a Redmayne però che, nell’opera tratta dall’omonimo romanzo di David Ebershoff, spetta il ruolo delicato di Einar Wegener/Lili Elbe, con l’arduo compito di rendere nel modo migliore la progressiva trasformazione che porta alla presa di consapevolezza di essere una donna prigioniera in un corpo da uomo. Essa avviene inizialmente in modo giocoso, divertente, per una pura casualità, in una sorta di complicità scherzosa tra Einar e Gerda. In breve tempo il divertimento diventa dramma, sofferenza, insofferenza e dolore. Einar diventa Lili: lo era già interiormente, ma adesso vuole che ciò appaia anche all’esterno. E’ la crisi di un uomo, l’inizio di un’era. In una cultura che identifica l’omosessualità con la pazzia quasi incurabile, Lili Elbe è la prima voce del movimento transessuale/transgender, ma è prima ancora simbolo di una lotta con sè stessa, per arrivare a capire quale sia il suo vero desiderio, il suo vero essere. Egli studia le donne, le imita, cerca di capirle, vuole arrivare a comprendere quanto è veramente donna dentro e quanto può esserlo anche fuori.
L’interpretazione di Redmayne è magistrale, benché risenta ancora di forti echi de La Teoria del tutto. Il morboso e particolare rapporto con la moglie, il conflitto con il proprio corpo, l’accettazione di se stessi sono temi che vengono direttamente dalla sua precedente esperienza. Possono dunque avere un leggero sapore di già visto, ma allo stesso tempo sono una strada sicura per l’attore londinese che dimostra di trovarsi particolarmente a suo agio. Nei panni femminili egli attraversa una costante evoluzione che, con il passare del tempo, lo porta a curare sempre più i dettagli del suo essere donna, fino all’ultimo dettaglio, strizzando l’occhio a Jared Leto, pioniere del ruolo transgender nell’acclamatissimo Dallas Buyers Club.
L’argomento è indubbiamente difficile, il tema piuttosto delicato. Ne risulta dunque una pellicola impegnativa, a tratti pesante (soprattutto emotivamente) oltre che struggente. Ciò che viene narrato è principalmente visto in un’ottica negativa, in un panorama ostile. La gente ripudia l’omosessualità, non concepisce nemmeno lontanamente la possibilità di un cambio di sesso. Oltre che a raccontare meravigliosamente una storia straordinaria, The Danish Girl è un film toccante che fa pensare e riflettere, non semplicemente sull’evento in sè. L’argomento è dannatamente attuale, eppure il comportamento della società odierna è ancora molto lontano da quello dell’accettazione. Se c’è un capolavoro che può aiutare in merito, è sicuramente questo.
Scheda film
Titolo: The Danish Girl
Regia: Tom Hooper
Sceneggiatura: Lucinda Coxon, David Ebershoff (soggetto)
Cast : Eddie Redmayne, Alicia Vikander, Matthias Schoenaerts, Ben Wishaw, Sebastian Koch, Amber Heard
Genere: Drammatico, Biografico
Durata: 120′
Produzione: Working Title, Pretty Pictures, Revision Pictures, Senator Global Productions
Distribuzione: Universal Pictures Italia
Nazione: USA, Regno Unito
Uscita: 4/02/2016
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