James “Whitey” Bulger (Johnny Depp) è uno dei criminali più efferati di Boston, oltre che capo della Winter Hill Gang e fratello di un noto politico dello stato del Massachusetts, Bill Bulger (Benedict Cumberbatch). Pronto a tutto pur di togliere dalla piazza la Mafia italiana ed impossessarsi di tutto il mercato di racket, droga e prostituzione, James Bulger stringerà, tramite all’ amico d’infanzia e agente speciale John Connolly (Joel Egerton), un patto di immunità con l’FBI in cambio di informazioni che gli consentirà di agire indisturbato a Boston diventando l’uomo più temuto in circolazione.
Via i celebri baffi e pizzetto. Via anche la liscia chioma. Spazio ad un’avanzatissima stempiatura, occhi di un azzurro glaciale e zigomi da duro. Ecco che il bel Johnny Depp si trasforma (con qualche imprecisione e forse con qualche chilo di trucco troppo in evidenza, in alcuni frangenti) nel criminale che per quasi 15 anni è stato in cima alla lista dei ricercati dell’FBI con una taglia di oltre 2 milioni di dollari. Fuori concorso a Venezia 72 arriva dunque un’altra storia vera, dopo quelle di Everest, Spotlight e The Danish Girl, secondo la versione raccontata nel bestseller Black Mass: The True Story of an Unholy Alliance Between the FBI and the Irish Mob scritto nel 2001 da Dick Lehr e Gerard O’Neill.
Inutile citare la quantità abnorme di polizieschi prodotti dall’universo cinematografico, forse uno dei generi più inflazionati ma allo stesso tempo più amati dal pubblico per la capacità di coinvolgere, raccontare, intrigare e stupire. Black Mass non aggiunge nulla di particolarmente innovativo al genere, non lo rivoluziona né lo stravolge. La struttura è piuttosto canonica, con uno svolgimento lineare ma scorrevole. La storia di James Bulger è infatti narrata attraverso una triplice suddivisione temporale (1975 – 1981 – 1985) in cui si assiste alla sua progressiva presa di potere a Boston, ma anche all’insorgere dei problemi, delle prime soffiate e della successiva crisi della Winter Hill Gang.
L’interpretazione di Depp è assolutamente valida. Scambi di battute rapide e taglienti, un po’ di spazio all’ironia, tante frasi ad effetto. James Bulger dispensa saggezza con le sue massime, mette in riga i suoi, li redarguisce, li punisce. L’attore del Kentucky dimostra di essere un ottimo “duro”, freddo e deciso, spietato ed implacabile. Ogni movimento, ogni azione, ogni parola non è a caso, ma è funzionale a rafforzare il personaggio ad ogni cambio di scena. Intorno a lui ruotano comunque attori validissimi, ma anche i loro spunti convergono su Depp per garantirgli la possibilità di fornire una prestazione eccellente. Johnny è un grande cattivo, e non manca mai di dimostrarlo.
Scott Cooper non concentra dunque i suoi sforzi nel reinventare un genere, ma fa di tutto per renderlo il più coinvolgente e gradevole possibile. Black Mass scorre senza intoppi regalando allo spettatore continui colpi di scena (dati dall’imprevidibilità di Whitey) ed emozioni. Depp ti porta con sè nel suo mondo di intrighi, discordie ed alleanze e non ti abbandona per 122’ di gangsters vecchia maniera.
Scheda film
Titolo: Black Mass
Regia: Scott Cooper
Sceneggiatura: Jez Butterworth, Mark Mallouk, Dick Lehr e Gerard O’Neill (soggetto)
Cast : Johnny Depp, Joel Edgerton, Benedict Cumberbatch, Kevin Bacon, Jesse Plemons, Peter Sarsgaard, Dakota Johnson, Corey Stoll, Juno Temple, Adam Scott
Genere: Drammatico, Gangster, Poliziesco, Biografico
Durata: 122′
Produzione: Cross Creek Pictures, Le Grisbi Productions, Infinitum Nihil
Distribuzione: Warner Bros. Italia
Nazione: USA
Uscita: 8/10/2015
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