“La musica ha un enorme potere”: a pronunciare queste parole nel corso della nostra (seppur breve) intervista è stato Alessandro Marella, artista che ha da poco rilasciato il suo nuovo singolo dal titolo ‘Invincibile’. Ma ‘invincibile‘ è anche lo stesso autore del brano che, per arrivare fin qui e fino alla pubblicazione di questo singolo, di sfide ne ha vinte davvero tante: Alessandro è infatti affetto da atrofia muscolare spinale (SMA) che lo costringe ad utilizzare una sedia a rotelle e che inevitabilmente gli ha creato più di qualche problema nel corso della sua formazione come artista e delle sua carriera. Ma il cantautore piemontese non si è fatto abbattere mai dalle difficoltà e, nonostante gli evidenti ostacoli, ha voluto fortemente proseguire il suo percorso nel mondo della musica fondando prima il gruppo degli Abanero e successivamente intraprendendo una carriera da solista.
Oggi vi presentiamo Alessandro come autore di ‘Invincibile‘, prodotto da Simone Bertolotti (gia produttore di Laura Pausini, Elisa e Francesco Renga), il cui intero ricavato verrà devoluto in beneficenza a ‘Famiglie SMA‘, un’associazione che contribuisce in maniera davvero importante alla ricerca scientifica sull’atrofia muscolare spinale. Classificare però Alessandro Marella semplicemente come l’autore di una seppur bella canzone sarebbe riduttivo: in realtà è prima di tutto un esempio sia del potere della musica sia del fatto che davanti al talento, alla voglia e alla passione anche gli ostacoli apparentemente più grandi finiscono per capitolare. Noi di MyReviews abbiamo contattato in esclusiva l’artista per parlare con lui di questo suo nuovo lavoro e dei suoi prossimi progetti.
‘Invincibile’ è il tuo nuovo singolo e l’intero ricavato verrà devoluto in beneficenza a ‘Famiglie SMA’. Cosa ci puoi dire sul lavoro svolto da questa associazione e quanto può essere importante, anche attraverso la musica, sensibilizzare il pubblico davanti a questioni così delicate e importanti?
Mi sono avvicinato a Famiglie SMA perché si occupa principalmente di bambini, di accogliere le nuove famiglie che si trovano a dover affrontare questo problema e di metterle a conoscenza a 360 gradi. La musica è una forma di comunicazione – per me la più potente in assoluto – e va usata come tale perché ha un enorme potere.
Come è nato questo pezzo e come lo descriveresti?
Con l’amico autore Fabio Toninello, lavoravamo per cercare di scrivere un pezzo che emozionasse ma allo stesso tempo facesse sorridere e perché no persino ballare.
Che difficoltà può incontrare un artista come te nel corso della propria carriera e quanto è stata importante la musica nel tuo percorso di crescita personale?
Beh diciamo che le barriere architettoniche sono da sempre un grosso problema che purtroppo riscontro spesso nella maggior parte dei miei show. La musica è stata fondamentale, la musica è condivisione e, in quanto tale, ti consente di vivere al meglio tutti i rapporti di ogni tipo e natura.
Da cantante nel gruppo degli Abanero a solista. Come è maturata questa decisione di intraprendere un percorso da solista?
Sono sempre uno che punta al massimo! Un sognatore, devo raggiungere la vetta. Loro vivevano la musica diversamente.
Cosa puoi dirci riguardo ai tuoi progetti futuri?
Mi sto godendo il momento, per il futuro però sogno di continuare a lavorare con il mio produttore Simone Bertolotti.
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