Enzo Ceccotti (Claudio Santamaria) è un delinquente della periferia romana che vive la sua triste e squallida vita grazie ai piccoli furti che compie e dei quali rivende la refurtiva a Sergio, membro della band dello Zingaro (Luca Marinelli). È durante il tentativo di sfuggire ad un inseguimento nel centro di Roma che Enzo si butta nel Tevere e viene a contatto con delle sostanze radioattive che gli doneranno una forza e una invulnerabilità sovraumane…
Il primo lungometraggio di Gabriele Mainetti presentato alla decima edizione della Festa del cinema di Roma (selezione ufficiale) ottiene un grande apprezzamento da parte del pubblico. In effetti Lo chiamavano Jeeg robot è una pellicola originale e ben calibrata, che, nonostante il rischio di cadere nel grottesco o nel ridicolo risulta coinvolgente, seria e estremamente realistica (ebbene sì!). Quello che colpisce e che probabilmente dà un valore aggiunto al film è proprio l’umanità dei personaggi che si fa spazio nel susseguirsi delle scene. Umanità che, nel bene o nel male, emerge tanto in Enzo quanto nello Zingaro. Questi, i due personaggi principali, come eroe e antieroe, rivaleggiano e si scontrano nel film; il primo un cattivo dall’animo in fondo buono, il cui sviluppo nel corso del film tende ad una catarsi sempre maggiore (con l’ aumentare della consapevolezza delle sue forze e grazie alla figura di Alessia, unico e fondamentale personaggio femminile del film), il secondo un malvagio e pazzoide individuo che cercherà, con un movimento inverso a quello del suo rivale, di generare il caos e il terrore nella città.
Lo chiamavano Jeeg robot sorprende per la sua capacità di armonizzare in un contesto iper-realistico la storia di un supereroe (con il suo “tallone” d’Achille) e fatti di ordinaria delinquenza, di vita di borgata, di azioni normali. Enzo Ceccotti, alias Hiroshi Shiba, è presentato sempre come un uomo, con i suoi sentimenti, i suoi timori, i suoi grandi difetti, solo accessoriamente i suoi poteri prevalgono sulla sua persona. Lo sviluppo del personaggio non è dato tanto dall’acquisizione di questi poteri, ma dai suoi sentimenti per Alessia, da una maturata sensibilità e coscienza, da una nuova consapevolezza del suo posto nel mondo.
“Un supereroe chi è?” Ci si interroga in una delle scene finali del film… La risposta forse è più umana di quanto ci si possa aspettare.
Un riconoscimento va alle interpretazioni di tutti gli attori, in primis a quella Claudio Santamaria e di Luca Marinelli.
Scheda film
Titolo: Lo chiamavano Jeeg robot
Regia: Gabriele Mainetti
Cast: Claudio Santamaria, Luca Marinelli, Ilenia Pastorelli, Stefano Ambrogi, Maurizio Tesei
Genere: drammatico
Durata: 112′
Produzione: Goon films, Rai cinema
Distribuzione: Lucky Red
Nazione: Italia
Uscita: 17/10/2015 (Festa del cinema di Roma)
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