Distribuito in 600 copie dalla Lucky Red, arriva nelle sale italiane Game Therapy, il primo film che ha come assoluti protagonisti quattro personaggi proveniente dal mondo di YouTube: Favij, Federico Clapis, Zoda e Leonardo Decarli. Tutti alla prima esperienza sul grande schermo, ci hanno raccontato in una frase la loro esperienza sul set. Tutti concordano sul fatto che sia stata un’esperienza difficile – Seguire un copione non è facile, stimola il lavoro di gruppo ed è un’esperienza formativa – dichiara Favij, e alle sue dichiarazioni si accodano quelle, molto allineate di Zoda e Clapis, che sottolineano la novità di un prodotto cinematografico interamente basato su personalità di YouTube. E’ l’inizio di un nuova era cinematografica e, malgrado quello che si pensa, le webstars potranno essere utili al cinema italiano – sentenzia ambiziosamente Clapis, a cui si aggiunge la sottile critica di Zoda – è una ventata di aria fresca in un’Italia bigotta. Quella delle webstars è una realtà molto sviluppata all’estero, soprattutto negli USA e nel Regno Unito.
Inevitabilmente l’attenzione si sposta sullo straordinario successo che i quattro ragazzi hanno ottenuto sul web, raggiungendo numeri straordinari (insieme superano i tre milioni di iscritti ai loro canali). Decarli è sicuro – Definire il successo sul web è un parolone, ma diciamo che è una grossa botta di culo. Bisogna saper prendere la palla al balzo e capire ciò che piace al tuo pubblico. Non esiste un successo universale per tutti sul web, l’importante è essere spontanei, con originalità e fantasia. Ci si chiede se questo film possa portare ancora più successo e iscritti ai quattro youtubers coinvolti, ma tutti sanno benissimo che molti degli spettatori andranno al cinema proprio perché affezionati agli youtubers stessi e ai loro format. A livello di numeri non penso che questo film possa portarci più audience a livello di web, il popolo del web rimane sul web. Questo film ci porta sicuramente un vantaggio a livello di professionalità – conclude sicuro Clapis.
Game Therapy è anche un film che, in qualche modo, prova ad affrontare argomenti socialmente delicati come il rapporto con le tecnologie (soprattutto nel quotidiano) ed il bullismo. Tutti e quattro i protagonisti si sono adoperati nelle settimane precedenti l’uscita del film per sensibilizzare i loro fan sulle tematiche sopracitate (oltre ad essere un modo intelligente per pubblicizzare il film stesso). Abbiamo chiesto cosa ne pensassero a riguardo, e se la pellicola può in qualche modo aiutare, oltre che sensibilizzare, su questi temi; ci ha risposto Zoda – Con il Life Therapy Day invitavamo a vivere una vita distaccata dai social. Non vogliamo evitare che le persone non stiano a contatto con la tecnologia, ma solo cercare di far dosare l’utilizzo di essa. Esiste una vita reale, da vivere intensamente, e al contrario della vita del videogioco non la puoi mai riavviare. Abbiamo un target molto giovane, sappiamo che molta gente perde addirittura giornate davanti allo schermo, dunque abbiamo cercato in modo semplice e diretto di parlare di un argomento complicato.
C’è infine spazio per un tema altrettanto atteso e scottante, ovvero la situazione odierna di YouTube Italia, fortemente frammentata e decisamente poco armoniosa. Alla nostra seconda domanda sull’argomento ci risponde Favij, quasi un portavoce della comunità con i suoi oltre due milioni di iscritti. YouTube Italia è indubbiamente cresciuta tantissimo, parlare due o tre anni fa di un canale da 100.000 iscritti era una cosa surreale. Adesso 100.000 iscritti ce li hanno praticamente tutti quelli che riescono a portare qualche idea interessante, ciò vuol dire che a livello di contenuti ci si è evoluti molto – e aggiunge, senza badare troppo ai convenevoli – manca un po’ di sintonia fra noi, siamo in Italia e si tende a guardare un po’ troppo nel piatto degli altri. Se ognuno si facesse i c…i suoi sarebbe tutto più armonioso. Ma è anche vero che tutto questo parlare e, in generale, gli haters hanno aiutato moltissimo la community, ma se questo odio sparisse, sarebbe tutto più bello.
Insomma, nell’anno in cui si celebra il trentesimo anniversario di Ritorno al Futuro, questi quattro ragazzi vogliono stupire con Game Therapy. Speriamo segni i ragazzi come fece Ritorno al Futuro all’epoca, ce lo auguriamo davvero – conclude Zoda. Ringraziando gli ospiti per la loro disponibilità, vi ricordiamo che Game Therapy è nelle sale italiane dal 22 ottobre.
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