Seal, cantante e compositore multiplatino già vincitore di diversi Grammy Awards, pubblica oggi il nuovo album intitolato “7”.
In “7”, Seal esplora l’amore e tutte le sue implicazioni, tutte le idiosincrasie e tutte le complessità – soggetto sul quale Seal sta lavorando già dal 2013, avvicinandovisi dapprima in punta di piedi, ma avendo da subito ben presente dove voleva andare a parare.
“L’album parla dell’emozione più discussa, più documentata, di cui si è cantato di più al mondo: l’amore”, Seal dice. “Ho cercato di catturare tutte le diverse e meravigliose dinamiche dell’amore: dalla rabbia all’accettazione, dalla gioia alla tristezza, dall’euforia all’avventatezza. E’ su questa emozione e su tutti i modi in cui ci fa sentire. Parla di gioia estrema e di estremo pentimento, e di tutte quelle pazzie che l’amore ci fa fare.”
Per raccontare questa storia in modo appropriato, Seal ha lavorato con il suo collaboratore di più vecchia data, il produttore Trevor Horn,con il quale ha iniziato a lavorare già dal suo primo album del 1991 “Seal”, per poi proseguire con il celeberrimo “Seal II” (1994), “Human Being” (1998), “Seal IV” (2003) ed il più recente “Soul 2”.
“Raramente si parlava di musica in studio”, Seal dice raccontando il lavoro con Trevor. “Parlavamo più della vita e della nostra amicizia in tutti questi anni. Lui sa benissimo dove mettere la mia voce. Da una parte c’è tutta quella produzione elaboratissima che porta il segno distintivo di Trevor Horn, dall’altra la mia voce e il mio racconto che non si perde mia di vista. Non c’è nessun produttore al mondo che sappia capire meglio di lui come sostenere e mantenere il focus sulla mia voce e su ciò che sto cercando di comunicare. Mi sprona e riesce a catturare il meglio di me. Mi ha insegnato un’etica del lavoro e un modo di fare album che mi porterò dietro finché vivrò”.
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