Presso il Boscolo Esedra Hotel, in pieno centro a Roma abbiamo incontrato cast e registi di Loro Chi?, nuova divertente e frizzante diretta da Francesco Micciché e Fabio Bonifacci. Insieme a loro presente la coppia di assoluti protagonisti: Marco Giallini ed Edoardo Leo. Ci hanno raccontato le loro esperienze, i loro aneddoti, il loro film.
In un clima gioviale e divertito, i due registi cercano subito di chiarire il messaggio della pellicola, forse non immediatamente colto da tutti gli spettatori e nascosto sotto un’apparente superficialità. E’ un film su una realtà costruita contrapposta alla realtà vera. – esordisce Bonifacci – Marcello è un costruttore di realtà, di modi di rappresentare il mondo che per lui diventano dei modi per truffare gli altri. Non convintissimo della sua spiegazione, aggiunge in seguito – Sia chiaro, non è un film sulle truffe. Il truffatore romanzesco è uno che porta vita, ti avvicina e ti fa vedere meglio ciò che tu desideravi. Mi sarebbe piaciuto anche fare un personaggio che girasse il mondo raccontando storie indipendentemente dalle truffe stesse. La cosa che mi piace del film infatti non è che il fatto che rubino dei soldi, ma che creino dei mondi fantasiosi nella realtà.
Arriva subito la più classica delle domande, quella sulla preparazione ai ruoli e sulle esperienze sul set. Marco si è divertito moltissimo, indossando tutte quelle maschere – continua Bonifacci e ne approfitta per raccontare un divertente aneddoto realmente accaduto da cui è poi nata una delle scene chiave del film, quella dell’inseguimento a Trani – L’idea di quella scena e del fatto che Marco ed Edoardo debbano girare una fiction a Trani è tratta da una storia vera. Un giorno un croato senza una gamba si presentò a Manfredonia dicendo di essere Fabio Bonifacci, dicendo che voleva scrivere un film ambientato lì, è stato 20 giorni in quel posto facendosi mantenere in un albergo di lusso, avendo rapporti sessuali con aspiranti attrici e andando a cena con il sindaco.
La parola arriva finalmente a uno dei due protagonisti, Edoardo Leo, che ci tiene a sottolineare uno degli aspetti chiave della preparazione del film, ovvero trucco e costumi. Sollecitato poi sul suo essere protagonista di commedie diverse, nuove e distaccate dall’ormai abusata “commedia all’italiana”, individua una linea di pensiero interessante basata su due cardini: sceneggiatura e culto della performance. Io ci credo molto a questa cultura della performance della commedia che si sta lentamente perdendo, paradossalmente prendo la commedia molto seriamente. Il gusto del divertimento in questo lavoro è anche lo svolgere un lavoro certosino ed artigianale nella preparazione ed in tutti gli aspetti dell’opera. Interrogato sul segreto della sua commedia, si fa trovare pronto – Anche se lo sapessi non te lo direi – risponde ridendo e all’unisono con Giallini aggiunge – il segreto è una bella sceneggiatura, poi gli attori vengono dopo. In questo momento qua bisogna avere delle idee produttive e di sceneggiatura nuove. Avevamo l’idea di fare una commedia in cui non ci fosse romanticismo o storia d’amore. E’ stranamente un esordio, un’operazione che nel complesso va oltre il semplice discorso della semplice commedia.
Ma Giallini farebbe di nuovo film con Leo, ricreando questa coppia davvero ben amalgamata? Le coppie scoppiano – dichiara divertito generando l’ilarità generale – però io con Edoardo ci lavoro molto bene. Ciò malgrado un divertentissimo incidente sul set avvenuto con la Maserati utilizzata poi nel film. Marco è stato capace di abbattere una panchina in retromarcia. Era lì dal 1700, ma ha avuto anche il coraggio di chiedere chi l’avesse messa lì.
C’è un fascino nell’essere truffati? E’forse l’unico modo per raggiungere i propri sogni o per lo meno sperare di arrivare in qualche modo ad essi? Tutti abbiamo creduto a Babbo Natale – risponde Leo – ci hanno truffato facendoci credere all’esistenza di un tizio che portava i regali che volevo io. Questa è la testimonianza che esercitiamo l’arte dell’inganno costantemente durante la nostra vita. Un buon film allo stesso modo, un buon romanzo, è una truffa. Mi racconti qualcosa di incredibile, salvo poi realizzare che è tutto finto. Ma quelle di Loro Chi? non sono truffe qualsiasi – Le truffe che ci sono nel film hanno una caratteristica particolare, i personaggi ci mettono la faccia, al contrario di ciò che accade in Italia. Ma non siamo qui per fare politica.
Ringraziando attori e registi per la disponibilità, vi ricordiamo che Loro Chi? arriverà nelle sale italiane il 19 novembre distribuito da Warner Bros. Italia in 350 copie.
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