Un’inspiegabile serie di omicidi ha scosso le autorità locali fino a richiedere l’intervento dell’FBI. L’agente speciale Merriwether (Jeffrey Dean Morgan), affiancato dalla collega Katherine Cowles (Abbie Cornish), brancola nel buio e decide dunque di contattare un suo vecchio amico e collaboratore, il dottor John Clancy (Anthony Hopkins), ritiratosi in seguito alla morte della figlia e alla separazione dalla moglie. Egli ha da sempre avuto il particolare dono di prevedere il futuro, nonché di conoscere ogni aspetto passato, presente e, appunto, futuro di ogni cosa e persona che tocca. Ricevuta la visita dei due agenti, preoccupato ed intrigato al tempo stesso dalle visioni riguardanti l’agente Cowles, decide di collaborare al caso per incastrare l’abile serial killer (Colin Farrell) che, sorprendentemente, dispone dei suoi stessi poteri.
Dopo aver stupito il Brasile con il suo 2 Coelhos, film di un’innovazione disarmante per un Paese poco abituato al cinema, il regista sudamericano Afonso Poyart trova forse il suo primo vero grande progetto per potersi lanciare nel giro che conta. Recuperando una sceneggiatura di Ted Griffin, originariamente scritta per il seguito di Se7en, celebre film di David Fincher con Brad Pitt, Morgan Freeman e Kevin Spacey, dà infatti vita ad una produzione thriller-noir reclutando per l’occasione due protagonisti d’eccezione, nella speranza di alimentare la pellicola con nomi forti (in questo caso Hopkins e Farrell) proprio come fece Fincher affidandosi al blasonato trio sopracitato (pur avendo dalla sua anche Gwyneth Paltrow).
Griffin però non riesce a replicare né la sceneggiatura di Se7en, scritta a suo tempo da Andrew Kevin Walker, né tantomeno la sua miglior creazione, quella di Oceans’ Eleven (malgrado lì avesse trovato un remake da cui attingere ed una storia già scritta su cui basare i fatti). Tornando infatti a Premonitions (Solace, oltreoceano), malgrado si notino ottime premesse e delle prove attoriali sostanzialmente molto solide (Hopkins trascina, Farrell si limita a farsi trasportare), il film risente inevitabilmente del carisma dei suoi attori su cui forse vuole concentrare troppe, forse tutte le responsabilità ed il peso dell’opera. La sceneggiatura è piuttosto lineare, limitandosi ad un progetto-base tipico del thriller in cui la prima parte è fisiologicamente dedicata alle indagini e alla (quasi) infruttuosa ricerca di indizi.
Il film subisce una brusca accelerazione grazie alle visionarie intuizioni di Hopkins che fungono da inevitabile motore per una svolta nella ricerca del serial killer. Il fatto di saper leggere il futuro però si dimostra ben presto un’arma a doppio taglio. Benché infatti doni respiro alla pellicola e la caratterizzi fortemente (consegnandoci anche scene dal discreto impatto sullo spettatore), allo stesso tempo finisce per essere ridondante ed effettivamente molto semplicistica. Le indagini non solo accelerano, ma si risolvono in una scarsa mezz’ora (proporzionata comunque alla poco pretenziosa durata di 101’), con un finale dal doppio plot twist interessante ma decisamente poco “sconvolgente”. L’unico rapporto psicologico davvero approfondito infatti, oltre a quello tra protagonista e antagonista (che però decolla soltanto nel gioco mentale conclusivo) è quello, condotto sottotraccia, tra il dottor Clancy e la figlia defunta. E forse in un film del genere di psicologia ce ne vorrebbe un pochino di più, a costo di togliere almeno un po’ della debordante morale che il film vuole forzatamente offrirci.
Scheda film
Titolo: Premonitions
Regia: Afonso Poyart
Sceneggiatura: Tom Griffin
Cast : Anthony Hopkins, Jeffrey Dean Morgan, Abbie Cornish, Colin Farrell, Marley Shelton, Xander Berkeley, Janine Turner, Kenny Johnson, Jose Pablo Cantillo, Matt Gerald
Genere: Thriller, Noir
Durata: 101′
Produzione: Eden Rock Media, Flynn Picture Company, New Line Cinema, Supersensory, Venture Forth
Distribuzione: Adler Entertainment, Leone Film Group
Nazione: USA
Uscita: 12/11/15
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