Angela accusa suo padre John Gray di un crimine terribile. Il detective Bruce Kenner, con l’aiuto del dottor Raines provano a far rivivere a John quella terribile esperienza sottoponendolo ad ipnosi regressiva.
A chi serve un film tanto deludente come Regression? Certo non al suo regista, alla prima seria battuta d’arresto di una carriera fin qui onorevole, doppiamente colpevole perché autore di una sceneggiatura ridicola ed inverosimile o semplicemente gracile, nonostante sia ispirata a fatti realmente accaduti; certo non ad Emma Watson improbabile in ogni sfumatura del personaggio più complesso e purtroppo infelice del film o a David Thewlis in versione stereotipo caricaturale dello psicologo; certo non agli spettatori, avvezzi se non assuefatti ormai a racconti simili di autori che hanno saputo dare il meglio con tale “materia”.
Per film come Regression è necessaria un po’ di pietà e comprensione ma è davvero difficile lasciarsi andare: Alejandro Amenábar vorrebbe spiazzare, ingannare lo spettatore travestendo un thriller/horror da indagine poliziesca con “slancio” psicologico, senza riuscire a creare né la giusta tensione per il thriller, né le atmosfere malate dei migliori horror (o anche dei peggiori), né a mantenere vivo l’interesse per una indagine senza sviluppo, dalla progressione faticosa, dal respiro strozzato.
Insipido, forse troppo pretenzioso e schiacciato da aspettative esagerate.
Scheda del film
Titolo: Regression
Regia: Alejandro Amenábar
Sceneggiatura: Alejandro Amenábar
Cast: Emma Watson, Ethan Hawke, David Thewlis, Devon Bostick, Aaron Ashmore, Dale Dickey
Genere: Thriller
Durata: 106′
Produzione: Mod Producciones, First Generation Films, Himenóptero, Telefonica Studios
Distribuzione: Lucky Red
Nazione: USA
Uscita: 03/12/2015
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