Adonis Johnson (Michael B. Jordan), figlio di una relazione extraconiugale del celebre Apollo Creed, è deciso a seguire le orme del padre e, dopo un’infanzia fra riformatori e case-famiglia, comincia la sua attività da semi-pro sotto mentite spoglie, celando la sua discendenza, combattendo i suoi primi sedici incontri e vincendoli tutti. Giunto a Philadelphia, decide di mettersi sulle tracce di Rocky Balboa (Sylvester Stallone), con l’intenzione di farsi allenare dall’Italian Stallion per riuscire a rendere di nuovo onore al nome di suo padre.
Cronologicamente posto dopo i fatti del deludente Rocky Balboa, che aveva visto il ritorno del pugile per un ultimo grande incontro, e che a sua volta aveva seguito l’altrettanto deludente Rocky V, Creed – Nato per combattere segna il tentativo di dare nuova linfa ad una saga inevitabilmente lontana dai fasti degli anni migliori e logorata dall’inesorabile trascorrere del tempo. Tale operazione di “svecchiamento” è operata attraverso il ricorso allo spin-off, ovvero quella tipologia di capitoli cinematografici che in parte si discostano dalle vicende principali di un filone, pratica ormai diffusissima tanto da aver contagiato anche Star Wars (che avrà una sua trilogia di spin-off, di cui il prossimo dedicato ad Han Solo).
Rocky, come aveva fatto nel quinto capitolo con Apollo, scende dal quadrato e decide di seguire il giovane Creed nella sua sfida più grande, non tanto quella di sconfiggere il campione nonché pugile migliore della categoria “Pretty” Ricky Conlan, bensì quella di dimostrare di essere il degno erede del cognome che porta, e soprattutto che la sua fama ed il suo talento esistono indipendentemente dalle nobili origini. La sfida di Stallone passa dunque dal piano sportivo, al quale rimane indirettamente legato con il giovane Creed, a quello umano, in una battaglia forse ancora più grande di quelle combattute sul ring. Questa vera e propria “umanizzazione” di un personaggio che nei vari film era già emersa con la morte di Adriana, Mickey e Paulie torna prepotentemente e calza a pennello su un Sylvester Stallone (Golden Globe al miglior attore non protagonista qualche giorno fa) capace di interpretare al meglio un Rocky logorato dai traumi sportivi e dalle sofferenze che la vita gli ha riservato. Mai come in Creed Stallone aveva saputo tirar fuori una sconosciuta fragilità e debolezza dal grande Rocky, che ritrova un’aura di verità dopo le improbabili vicende dell’ultimo capitolo.
Il suo contraltare non è da meno. Inevitabilmente poco approfondito sul piano psicologico e condito da qualche banale riferimento al senso di rivincita, affermazione e svincolo dall’ingombrante figura paterna, Michael B. Jordan si limita, oltre ad essere la spalla comica e psicologica di Stallone, a fare quello che ad un pugile riesce meglio: allenarsi e combattere. Ci viene fortunatamente risparmiato l’abusato cliché delle umili origini. Adonis Johnson/Creed non è un boxeur che viene dalla strada, ma un ragazzo dall’infanzia travagliata che ha saputo trovare ben presto la via del successo e della ricchezza. Ciò che gli manca è l’affermazione, senza più false identità, senza più nascondersi. E’ questo il fulcro della pellicola.
Creed non è Rocky. E’ la sua naturale evoluzione, con combattimenti migliorati, portati ad una parvenza di realismo e scanditi da una colonna sonora martellante e coinvolgente, benché lontani dall’intensità e dal coinvolgimento del recente ed intensissimo Southpaw nonché dai primi capitoli della saga stessa, e con un nuovo combattente esaltato dalla magnifica prestazione del suo trainer. Manca forse un valido profilo (oltre i riferimenti sopra citati) di Creed e si accusano i quasi 140 minuti soprattutto prima della brusca e vincente accelerata finale. Ancora una volta Stallone si dimostra capace di spegnere un ciclo ed iniziarne un altro, sempre da assoluto protagonista nel dare a Philadelphia un nuovo eroe di cui la gente possa cantare instancabilmente il nome.
Scheda film
Titolo: Creed – Nato per combattere
Regia: Ryan Coogler
Sceneggiatura: Ryan Coogler, Aaron Covington
Cast : Michael B. Jordan, Sylvester Stallone, Tessa Thompson, Phylicia Rashad, Graham McTavish, Wood Harris, Andre Ward, Ritchie Coster
Genere: Drammatico
Durata: 133′
Produzione: Metro-Goldwyn-Mayer, New Line Cinema, Warner Bros.
Distribuzione: Warner Bros. Italia
Nazione: USA
Uscita: 14/1/15
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