Si chiamerà “Acrobati” il nuovo disco di Daniele Silvestri, in uscita per Sony Music il prossimo 26 febbraio.
E’ stato lo stesso artista romano ad annunciarlo ai suoi fan poco fa sui canali web con queste parole: “Sono 22 anni che faccio dischi, ma sono più emozionato che mai. Lo dico solo a voi, e poi magari lo negherò… ma credo sia la cosa più bella che ho fatto. Non vedo l’ora di farvelo sentire. Per adesso – però – posso almeno farvelo vedere!”.
“Acrobati” è un disco acrobatico anche per come è nato: da un iPhone pieno di appunti musicali, di idee, che partendo da uno studio di Lecce la scorsa estate, ha viaggiato fino a ritrovarsi al chiuso di una sala di registrazione dove si è fatto ascoltare germogliando e facendo germogliare un flusso inesauribile di musica.
Jam che diventavano sessioni, armonie, melodie, break che si condensavano in canzoni. Musicisti in tondo a suonare ogni nota come se fosse sempre la prima e anche l’ultima, una serie di take fissate su hard disk che davano già il volto a un disco pieno di spunti, di idee, di libertà.
Di acrobazia in acrobazia diciotto di queste canzoni si sono fatte avanti e si sono tuffate nel disco iniziando ad abitarlo, e rendendolo in poche settimane quello che è oggi: 74 minuti di musica, un piccolo mondo da esplorare e da ascoltare per quanto sa raccontarci.
E quell’idea di equilibrio quasi perfetto tra reale e fantastico la si ritrova anche nella copertina “acrobatica” realizzata da Paolino De Francesco: da un ipotetico aeroplano si osserva un cielo tessuto di fili sottilissimi, in cui si muovono figure immerse nella loro straordinaria quotidianità, come a dire che quella di “camminare sul filo” è una pratica che riguarda, ogni giorno, tutti noi.
Ma “Acrobati” non sarebbe un disco di Daniele Silvestri se questo “stare in bilico” non fosse affrontato con la giusta leggerezza e, soprattutto, con quell’ironia che da sempre contraddistingue la sua produzione.
Un album straordinariamente ricco di contenuti e di musica, da cui emergono limpidi l’entusiasmo e l’urgenza creativa di Silvestri. Un sound potente, che spazia agilmente tra generi diversi, dal rock, al funky, dalla canzone d’autore all’elettronica.
Il disco ha coinvolto più di quindici musicisti e vede alcuni featuring d’eccezione: Caparezza, che con Silvestri firma “La guerra del sale”, Diodato, Dellera, i Funky Pushertz, Diego Mancino.
L’accoglienza ricevuta da “Quali Alibi”, il singolo che ha anticipato l’album, testimonia la grande attesa di pubblico e media. Il brano è entrato subito in alta rotazione nelle playlist dei maggiori network radiofonici mentre il videoclip ha totalizzato migliaia di visualizzazioni in poche ore.
“Acrobati” arriva a cinque anni da S.C.O.T.C.H. e dopo il grande riscontro avuto con “Il padrone della festa”, il progetto che l’ha visto protagonista assieme a Max Gazzè e Niccolò Fabi.
Questa la tracklist completa del disco: “La mia casa”, “Quali alibi”, “Acrobati”, “Pochi giorni” [feat. Diodato], “Un altro bicchiere” [feat. Dellera], “La mia routine”, “Così vicina”, “La verità”, “Pensieri”, “Monolocale”, “La guerra del sale” [feat. Caparezza], “A dispetto dei pronostici”, “Come se”, “L’orologio” [feat. Diego Mancino], “Bio-Boogie” [feat. Funky Pushertz], “Tuttosport”, “Spengo la luce” [feat. Dellera], “Alla fine” [feat. Diodato].
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