A Catania, domani domenica 14 febbraio (h 20.00) – per la rassegna cinematografica Fuoricircuito organizzata dal Centro Culture Contemporanee ZO (p.le Asia 6 – Info tel. 095 8168912) – Giovanna Taviani presenta al pubblico le prime novità della 10a edizione del SalinaDocFest che si terrà a Salina (Eolie – Messina) dal 7 all’11 giugno 2016. Per festeggiare i suoi primi 10 anni, il Festival del Documentario Narrativo rinnova il suo rapporto con l’isola e si trasforma in una festa di prima estate. Un nuovo contributo alla vitalità del territorio, pensato per anticipare i grandi flussi dell’alta stagione estiva, e per favorire la partecipazione di studenti e giovanissimi.
L’evento di Catania apre un tour di presentazione del SDF 2016 che – dopo una prestigiosa tappa all’ American Documentary Film Fest di Palm Springs (California, 30 marzo/4 aprile) – si chiuderà in maggio a Palermo. Nella moderna cornice polifunzionale del Centro ZO, sarà proiettato “A Syrian Love Story” di Sean Mc Allister. Il film – vincitore del Premio Tasca d’Almerita SDF 2015 – è il ritratto intimo e coinvolgente di un grande amore, sullo sfondo tumultuoso della Siria contemporanea. Saranno presenti, insieme alla direttrice del festival, la giornalista Maria Lombardo (La Sicilia), membro della giuria SDF 2015, e Ivo Basile, responsabile Marketing Strategico presso Tasca d’Almerita. Introduce l’incontro Alessandro De Filippo (Università di Catania).
Il Concorso Internazionale Doc di quest’anno è dedicato al tema MADRE MEDITERRANEO. I sei film che parteciperanno al concorso saranno selezionati dalla direzione, con la collaborazione di Federico Rossin (Cinéma du Réel) e Ludovica Fales (rappresentante italiana di EWA-European Women’s Audiovisual Network). Il Concorso si chiuderà con l’assegnazione finale del Premio Tasca d’Almerita al miglior documentario scelto dalla giuria ufficiale, e del Premio Signum al documentario più votato dal pubblico. Chi è interessato a proporre il proprio lavoro puó scrivere all’indirizzo programmazione@salinadocfest.it. Nel frattempo, è online il bando del Malvasia Video Contest 2.0, la terza edizione del concorso per cortometraggi dedicato agli isolani di tutto il Mediterraneo, intitolato “Isole di Utopia”.
Perché MaDre Mediterraneo? “La Mer (mare) e La Mére (madre) si fondono in un gioco di assonanze che rimanda al Mediterraneo come culla di civiltà.” – dichiara Giovanna Taviani – “Dal tempo dei popoli del mare il Mediterraneo è una Culla comune che, al di là delle frontiere e delle differenti religioni, unisce le riviere di Africa, Asia e Europa, Oriente e Occidente, con immagini, sapori, culture e tradizioni comuni. Ricominciare dal sud per anteporre al fallimento dell’Europa unita la civiltà unita del Mediterraneo. Questo è il nostro slogan. A partire dal nuovo cronotopo dell’Isola che si fa Comunità‘. L’isola Mediterranea, appunto, che torna a scommettere su un altro destino possibile, per un Sud del mondo troppo a lungo martoriato dai conflitti e dalle guerre, e al tempo stesso depositario di antiche tradizioni e valori insopprimibili. Isola d’Utopia, per tornare a sognare un altro Mediterraneo e a immaginare un nuovo umanesimo, fatto di solidarietà, integrazione e rispetto per l’altro, dove l’erranza ceda finalmente il passo all’appartenenza. Sapere che non è vero, ma crederci lo stesso: u-topia come non-luogo, l’isola che non esiste, ma che deve essere presupposta, grazie alla forza della memoria, dell’arte, e della cultura.”
Lascia un commento