La 46esima edizione del Giffoni Film Festival si è aperta sotto una pioggia battente che non ha per nulla intimidito le centinai di bambini e ragazzi provenienti da 51 Paesi e 160 regioni italiane. Coloratissimi, tutti in maglietta bianca con il logo del festival e il pass rosso al collo, si sono calati con serietà nel loro ruolo di giurati. Il sole ha però accolto nel pomeriggio l’arrivo di Valerio Mastrandrea, letteralmente soverchiato dalla domande fin troppo complesse dei ragazzi, e Alessandro Borghi. Ambedue gli attori hanno incontrato le giurie Generation, e poi il bagno di folla con gli autografi sul Blu Carpet.
Abbiamo incontrato Alessandro “occhi azzurri” Borghi prima che sfilasse sul tappeto blu del Giffoni. Borghi è noto al pubblico per la serie tv di culto “Romanzo Criminale”, nella quale il regista Stefano Sollima gli ha affidato la parte di Marcello. Di nuovo con Sollima ha interpretato il film “Suburra” mentre nel 2015 Claudio Caligari gli affida il ruolo da protagonista in “Non essere cattivo”, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia e acclamato da pubblico e critica. Ai lettori di Myreviews ha raccontato dei suoi esordi come attore.
Qual è stato il percorso che ti ha avvicinato al cinema?
E’ stato tutto molto casuale. Ho conosciuto per caso quello che ancora oggi è il mio agente e che mi ha fatto conoscere a questo mondo. Ho iniziato come stuntman grazie alla mia passione per lo sport e le arti marziali. Poi ho coltivato questo innamoramento fortuito per la recitazione con studi e sperimentazione, soprattutto continuando a credere che non avrei smesso di fare questo mestiere, quindi dando un ruolo importante alla volontà.
Ti abbiamo conosciuto sia al cinema che nelle serie tv principalmente nel personaggio del cattivo. Come mai? Pensi di avere “le phisique du role”?
Non so, quello che è certo è che mi diverto molto. Sono una persona normale. Interpretare ruoli che sono molto lontani da me è parte essenziale di questo mestiere. L’importante è continuare.
Sta per uscire il film “Dalidà”, in cui sarai Luigi Tenco. Cos’altro c’è dietro l’angolo?
Sono stato scelto dal regista Michele Vannucci quale protagonista della sua opera prima “Il più grande sogno mai sognato”. E sono pronto a calarmi in tanti nuovi personaggi.
Il 16 luglio al Festival di Giffoni arriveranno, per le masterclass con i ragazzi, Marco D’Amore e Francesco Ghiaccio. Poi l’incontro con Franco Appolloni e una masterclass off con Cristiana Dell’Anna, la Tiziana di Gomorra.
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