Le giurie si sono espresse, e il Giffoni Film Festival 2016 ha i suoi vincitori. Il lungometraggio “Urban Hymn” si aggiudica il Grifone Award nella sezione dei maggiori di 18 anni, e si tratta di una vittoria annunciata. I ragazzi del festival avevano infatti riservato una calorosa accoglienza al film del regista scozzese Michael Caton-Jones (“This boy’s life”, “Rob Roy” e “The Jackal”). “Hurban Hymn” , ambientato sullo sfondo delle rivolte estive britanniche del 2011, è una storia di redenzione che si sviluppa nell’East End londinese Protagonista la ribelle Jamie. Incoraggiata da Kate, un’anticonformista assistente sociale che le insegna a usare il canto come una sorta di liberazione. L’affetto di Jamie ben presto sarà conteso tra Kate e Leanne, la sua volubile e possessiva amica. Secondo Classificato della sezione è stato “Chicken” dell’inglese Joe Stephenson.
Vince il Gryphon Award per la sezione Generator +16 “The Violin Teacher”, del brasiliano Sérgio Machado. storia del violinista Laerte e della sua ambizione, in contrasto con il suo talento artistico. Secondo classificato della sezione è “My Name is Emily”, dell’irlandese Simon Fitzmaurice.
“Fanny’s Journe” della francese Lola Doillon, vince nella sezione Generator +13 Siamo nel 1943, la Francia è occupata dalla Germania. Fanny, 13 anni, e le sue sorelline sono state mandate dai loro genitori in un orfanotrofio per bambini ebrei. Secondo classificato della sezione è “Fog in August”, del tedesco Kai Wessel.
Vince il Gryphon Award per Elements +10 “Nelly’s Adventure”, del tedesco Dominik Wessely. Il viaggio della tredicenne Nelly in Romania subisce una drammatica svolta allorché scopre per caso il segreto della sua famiglia, che la farà finire nelle mani di rapitori senza scrupoli. Secondo classificato è “Tsatsiki, Dad and the Olive War”, della svedese Lisa James-Larsson.
Vincitore della sezione Elements +6 è risultato “The Wild Soccer Bunch – The Legend Lives!”, del tedesco Joachim Masannek. Una storia d’avventura, d’amicizia e di amore per il calcio. Secondo classificato “Zip & Zap and the Captain’s Island”, dello spagnolo Oskar Santos.
“Real Boy”, dell’americano Shaleece Haas, è stato proclamato vincitore della sezione GEX DOC: è la storia di Bennett Wallace, adolescente transgender che intraprende un viaggio alla ricerca della sua voce in quanto musicista. Secondo classificato “Dreaming of Denmark“, del danese Michael Graversen.
Per la sezione cortometraggi, infine, vincono il Gryphon Award: per la sezione Generator +18 (fiction), “BEAUTIFUL” di Alessandro Capitani (Italia); per Generator +18 (animation) “Blind Vaysha” di Theodore Ushev (Canada); per Elements+10 “Zombriella” di Benjamin Gutsche (Germania); per Elements+6 “Real Strenght” di Svend Colding (Danimarca); per la sezione Elements +3 “Crocodile” di Julia Ocker (Germania). Per la sezione Parental Control “Destinazione Italia” vince “It’s a Wonderful Life” dell’italiano Valerio Attanasio.

Il cast di Braccialetti Rossi ha visitato i piccoli pazienti dei Reparti di pediatria e di chirurgia pediatrica dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno
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