Le prigioni non vanno più di moda. I criminali vengono ora abbandonati in un deserto, a vagabondare e morire tra atroci sofferenze. I pochi sopravvissuti si sono organizzati in comunità che permettono agli abitanti del Bad Batch di andare avanti in una vita fatta di stenti, accattonaggio, riciclo e sfruttamento. I due estremi di questa realtà sono Comfort, comunità apparentemente evoluta e progredita, e Bridge, baraccopoli di cannibali senza scrupoli. In mezzo, una desolata landa desertica. Ma la missione di Samantha (Suki Waterhouse) non è soltanto sopravvivere.
Quando si ha successo con la propria opera prima (A Girl Walks Home Alone at Night, in questo caso) si viene spesso premiati con una opportunità di ben più alto rilievo. E’ successo ciò anche ad Amy Lily Amirpour, giovane regista statunitense di origini iraniane acclamata al Sundance 2014 con l’opera prima citata. Per The Bad Batch le viene infatti messo a disposizione un cast d’eccezione (Jim Carrey, Keanu Reeves, Jason Momoa) ed un cospicuo budget che le valgono la candidatura a Venezia73, ma la scena rimane comunque tutta (in negativo) per la protagonista assoluta, Suki Waterhouse.
The Bad Batch, appunto. Il “lotto difettoso”, lotto di persone completamente abbandonate a loro stesse in ragione dei loro crimini. O almeno, ciò abbiamo provato a dedurre. Questo perché il film non spicca affatto per capacità narrative ma anzi, fatica a far trapelare un qualche nesso logico che possa unire le vicende che si susseguono, un perché concreto che possa perlomeno spiegare ciò che accade sullo schermo. Al di là infatti di un’ambientazione facilmente accostabile a Mad Max e tutti i capostipiti del post-apocalittico, null’altro la introversa regia della Amirpour lascia trapelare. I temi più vari, dal cannibalismo alla sopravvivenza passando per la ricerca dell’utopia del sogno-vita, vengono rovesciati nel vuoto recipiente costituito dal film stesso. Ciò non comporta però un riempimento, ma solo una grande, grandissima confusione.
Non aiuta poi un piano recitativo piuttosto lacunoso. La Waterhouse dimostra di non aver ancora assorbito il passaggio dalle passerelle alla pellicola: carenze recitative più che evidenti condannano dunque il personaggio principale ad essere incapace di trascinare la pellicola come la struttura del film stesso vorrebbe. La “Mad Max” al femminile vorrebbe, con le sue mutilazioni, forse essere la “Furiosa” di George Miller, ma il tentativo è piuttosto vano. Manca un obiettivo, manca il carattere, manca una scrittura dignitosa del personaggio, mancano le doti. Se poi a un personaggio già così problematico aggiungiamo Jason Momoa, non certo conosciuto per una spiccata capacità recitativa ma più per una forte potenza scenica, abbiamo una coppia di protagonisti i cui scambi di battute diventano pericolosamente fini a se stessi. A nulla vale avere sporadiche apparizioni di uno Jim Carrey che, con i suoi silenzi, tira fuori l’interpretazione migliore del film, e del personaggio di Keanu Reeves, interessante e misterioso ma relegato ad essere una comparsa di lusso.
La colonna sonora, piuttosto variegata, si lascia apprezzare mentre è fortemente altalenante l’aspetto tecnico, dal sufficiente delle scene desertiche all’abominio grafico creato con le scene dei trip psichedelici, altra incomprensibile scelta all’interno dell’opera. Una storia d’amore ridicola e dalle altrettanto ridicole premesse fa da contorno alla desolante mancanza di ogni tipo di stimolo narrativo. Il film risulta essere troppo personale per essere portato su uno schermo cinematografico, incapace di raccontare e coinvolgere ma solo di presentare “l’incomprensibile fatto pellicola”. Da un’opera che fa della ricerca del “sogno” e del “senso della vita” e che si prodiga nel raccontare la sopravvenuta “incapacità di comunicare” ci si aspetterebbe un lavoro maturo, ragionato. Constatare l’assoluta mancanza di senso e di capacità di comunicazione, dunque, non può che seriamente preoccuparci.
Scheda Film
Titolo: The Bad Batch
Regia: Ana Lily Amirpour
Sceneggiatura: Ana Lily Amirpour
Cast : Suki Waterhouse, Jason Momoa, Diego Luna, Giovanni Ribisi, Keanu Reeves, Jim Carrey
Genere: Drammatico
Durata: 115′
Produzione: Human Stew Factory, Annapurna Pictures, Vice Films
Distribuzione: –
Nazione: USA
Uscita: –
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