Un cast vincente che conta, tra gli altri, le oldies but goldies star Ray Liotta (Quei Bravi Ragazzi, Hannibal, John Q., Sin City, The Iceman) e Anthony Hopkins (The Elephant Man, Dracula di Bram Stoker, Vi presento Joe Black, Surviving Picasso, Instinct, Red Dragon, Hannibal, Thor) in un drama thriller soffuso e crudo al tempo stesso, che vede i due scontrarsi letteralmente in quella che è una caccia all’uomo per nulla noiosa o che sa di già visto, nonostante l’idea iniziale sia stata più volte esplorata dal mondo della settima arte.
Adattamento del romanzo omonimo del 2008 di Castle Freeman Jr., questo Go with me è un mix perfetto di intima adrenalina, imprevisti, trappole in un susseguirsi di colpi di scena degni del miglior thriller americano. Questa la trama: in un paese in cui nessuno sembra intenzionato ad ergersi contro Blackway, “l’uomo più pericoloso in zona”, un terzetto di outsider decide di partire alla vendetta. Una donna con le spalle al muro, terrorizzata dalle minacce e dallo stalking di Blackway, tocca il fondo quando questo criminale ex vice sceriffo le decapita il gatto ma si scontra contro il muro di gomma della polizia che non intende agire e le suggerisce anzi di essere lei ad andarsene. Anche il consiglio dei saggi del paese riuniti in una terribile segheria sembra non volerla aiutare, nessuno tranne un vecchio, dotato di sue motivazioni, e un ragazzo scemo che si accompagna a lui. Contro i consigli pavidi di tutti e le minacce velate della comunità indiana di questo paese di provincia sul confine tra Stati Uniti e Canada, i tre dovranno trovare Blackway, il temuto e pericoloso mafioso, killer e maniaco, farlo ragionare (improbabile) o farlo fuori (molto più probabile).
Primo film americano per il regista, Daniel Alfredson (Millennium saga) che realizza un buon action – thriller grazie anche grazie al cast dove spicca una Julia Stiles oramai orfana, su schermo, dei panni della tipica giovane ragazza americana (Save the last dance, O come Otello su tutti) in favore di ruoli più maturi e di certo più efficaci e adatti alle sue vere capacità attoriali, sicuramente sottovalutate (vedesi le sue performance nella saga di Jason Bourne, ad esempio, dove mostra vivacità in un ruolo criptico e pregno di senso di rivalsa e pathos). La sceneggiatura – a firma di Gregory Jacobs (Criminal, Magic Mike XXL) e Joe Gangemi (alla sua prima prova, invece) – regge e non ha (troppi) vuoti: il pubblico è in tensione sino all’ultimo, cercando di seguire con occhi e testa, il percorso di tre uomini “malati” di principi che si scontrano con un gigante dell’immoralità, quasi come Davide contro Golia. Pioggia, neve e fango sono sparse per tutta la durata della pellicola che viene ripresa, dal buon Alfredson, con toni blu e grigio, regalando agli spettatori un’atmosfera intima e trasportandoli in un mondo terribilmente meschino, pericoloso e così… umano. Brutalmente umano. Perché qui non parliamo di supereroi, super poteri o fantascienza ma di fatti non troppo distanti dalla realtà in cui viviamo oggi. Buona la fotografia a firma di Rasmus Videbaek (Noì Albinoì, Villa Paranoia) che sorregge la struttura del lungo, creando un realismo cosparso però della tipica magia cinematografica. Questo è Go With Me, insomma, poche parole e molti fatti, per un film che non delude gli amanti del genere e che potrebbe catturare e sorprendere tutti gli altri.
Nota: Il film è stato presentato Fuori Concorso al Festival di Venezia 2015.
Scheda del film
Titolo: Go With Me
Regia: Daniel Alfredson
Sceneggiatura: Gregory Jacobs, Joe Gangemi
Cast: Anthony Hopkins, Julia Stiles, Ray Liotta, Alexander Ludwig, Hal Holbroock, Steve Bacic, Lochlyn Munro
Genere: Drammatico , Thriller
Durata: 90′
Produzione: Enderby Entertainment, The Gotham Group
Distribuzione: Microcinema
Paese: USA, Canada, Svezia
Anno: 2015
Data d’uscita: 13 ottobre 2016
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