Il Festival del cinema di Napoli è andato davvero alla grande e ormai procede verso l’assegnazione dei premi, i mitici Vesuvio Awards, domenica 2 ottobre, preceduti, sabato 1, da una giornata di cinema ma anche di comicità, con gli ormai affermati Gigi e Ros, della trasmissione televisiva Made in Sud, in onda su RAI 2. Il tutto avrà un seguito speciale lunedì 3, con l’assegnazione degli Schermi Napoli 2016.
Un ruolo di particolare rilievo, da vero mattatore, al Festival di Napoli lo ha avuto indubbiamente Claudio Giovannesi, regista emergente tra i più promettenti. Diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, ha esordito nel 2009 con “La casa delle bambole”, premiato al MedFilm Festival di Roma e al Bruxelles Film Festival. Lo stesso anno il suo “Fratelli d’Italia” viene candidato ai Nastri d’argento e ottiene un notevole successo al Festival di Roma.
Proprio questo film è stato riproposto al Festival di Napoli, per la rilevante attualità del problema, nella sezione Retrospettive autori emergenti.
“Fratelli d’Italia” è un documentario sul multiculturalismo, incentrato in particolare sulle storie di tre adolescenti appartenenti a famiglie immigrate di seconda generazione. Si tratta di Alin, rumeno, Masha, bielorussa, Nader, egiziano. Tutti e tre i giovani studiano a Ostia in un Istituto Tecnico commerciale. Il docufilm di Giovannesi segue storie e problemi, in ambito scolastico come pure nei rapporti con i propri insegnanti e genitori. Va detto che quando uscì, il docu-film fece discutere e raccolse anche alcune critiche, ma questo fa parte delle regole del gioco quando si affrontano temi scottanti come quello del docufilm.
In realtà si tratta dello sviluppo di un mediometraggio girato da Claudio Giovannesi nel 2007, dal titolo “Welcome Bucarest“, che a suo tempo riscosse un notevole successo al Festival Internazionale di Roma, oltre alla candidatura ai Nastri d’argento.
Ricordiamo che qualche anno dopo, nel 2012, Giovannesi con il suo “Ali ha gli occhi azzurri”, ha ricevuto vari premi al Festival di Roma, tra cui il Premio Speciale della giuria, affrontando tematiche affini a “Fratelli d’Italia“.
Quest’anno, poi, il giovane regista Giovannesi, ha riscosso particolare successo al Festival di Cannes per “Fiore”, che racconta del desiderio di amore di una ragazza detenuta, il cui sentimento poi riuscirà a infrangere sbarre e regole.
Infine, al Festival di Napoli si è parlato molto della serie Gomorra, con iniziative a cui ha partecipato anche Giovannesi, che peraltro è uno dei registi della serie tv Gomorra 2, assieme a Francesca Comencini, Stefano Sollima, Claudio Cupellini.
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