Artecinema è ormai una garanzia, con una struttura addirittura ampliata anno dopo anno e molta similarità con i grandi Festival del cinema.
Dedicato al ruolo del cinema nell’arte contemporanea ma anche e soprattutto ai films sull’arte di quest’epoca particolare dell’umanità, il Festival si tiene a Napoli dal 5 al 9 ottobre.
La giornata inaugurale si svolge al Teatro San Carlo, mentre nei giorni successivi le iniziative sono tutte, o quasi, al Teatro Augusteo.
Viene presentata una selezione di film documentari su alcuni dei più grandi artisti, architetti, fotografi, degli ultimi 50 circa, anche se a volte il tema del film può essere, come di fatto è, l’arte paleolitica. Nei filmati si possono visionare materiali d’archivio, non di rado inediti, interviste, narrazioni, ecc. A volte si possono vedere anche alcuni grandi artisti all’opera nei loro atelier o ci si trova catapultati in imponenti esposizioni internazionali.
Data la vastità delle tematiche sono previste 3 Sezioni: Arte e Dintorni, Architettura, Fotografia.
Ovviamente nell’impossibilità di presentare il tutto ci limiteremo in questa sede a indicare alcune opere cinematografiche presenti al Festival.
“Viva Dada“, dedicato al movimento dadaista, merita una particolare menzione, anche perché vuole essere uno stimolo all’approfondimento di questo movimento così importante per l’arte contemporanea, spesso un tantino trascurato.
Inutile dire poi che “Les génies de la grotte Chauvet“, sui dipinti paleolitici dell’omonima grotta è estremamente interessante.
Bella come poche anche “La collection qui n’existait pas“, dedicata ad opere immateriali, per l’esattezza alla collezione concettuale di Herman Dale D.
Poi due splendidi documentari sulla vita di due fantastici artisti: uno su Picasso e l’altro su Chagall.
Quello dedicato al grande Pablo è “Picasso, naissance de l’icone“, di Hopi Lebel, e affronta soprattutto la fase in cui il grande Maestro spicca il volo divenendo in breve tempo uno dei maggiori pittori. Si parla anche dell’importanza che attribuiva ai media, per quanto all’epoca non fossero di certo al livello attuale…
Il film su Chagall ci parla intensamente della sua passione per la musica, per la liturgia in particolare. Non per niente il titolo del film è “Chagall peintre de la Musique“, di Mathilde Deschamps Lotthè.
Ma da italiani non possiamo dimenticare i film documentari dedicati ai grandi Burri e Giacometti.
Il Festival poi si è ricordato anche di quanti sono in formazione, organizzando pertanto incontri con gli studenti delle scuole medie e superiori, e di quanti sono detenuti ma aspirano almeno alla libertà di pensare e sognare, e anche in questo caso gli organizzatori hanno programmato cose belle e davvero interessanti.
Lascia un commento