Siamo tornati da più o meno una settimana da New York dove, come avete potuto leggere sulle nostre pagine, abbiamo avuto la possibilità di partecipare al New York Comic Con 2016 grazie all’invito che gli organizzatori ci hanno riservato.
Innanzitutto ci ha colpito l’estremo interesse dell’organizzazione ad accogliere la stampa estera e bisogna dirlo che, per farlo, hanno utilizzato qualsiasi mezzo a disposizione: e-mail, comunicati stampa e video promozionali ci hanno permesso di capire con largo anticipo a cosa saremmo andati incontro, senza lasciare niente al caso e permettendoci di poter organizzare un “piano di battaglia” corposo ed efficace.
Sarà una questione di cultura, sarà un “talento” ma bisogna ammettere che nonostante il numero di persone accolte fosse veramente ma veramente spropositato, nel corso del New York Comic Con 2016 non si è respirata neanche per un attimo quell’aria asfissiante, incasinata e/o caotica che siamo soliti vedere dalle nostre parti. Innanzitutto, prima di poter accedere alla fiera, è stato necessario ricevere dei controlli con metal detector e affini da un corposo team della sicurezza che non ha risparmiato nessuno e, nonostante qualche timida protesta, non ha voluto transigere sulla sicurezza degli ospiti (meglio così).
Una volta superati i suddetti controlli è stato finalmente possibile mettere piede all’interno dei quattro piani di fiera, ognuno pieno di espositori di publisher ed artisti vari. Andiamo con ordine.
Serie TV
Come da prassi, ogni convention americana ospita un abbondante numero di panel dedicati alle più celebri serie tv. Ash vs. The Evil Dead, Marvel’s Agent of Shield, Luke Cage, The Walking Dead sono stati indubbiamente i panel più affollati dove i diversi attori hanno risposto alle domande poste dai fan e dagli intervistatori. Ampio spazio, inoltre, è stato dedicato a serie tv emergenti che non ci è dato sapere, al momento, se giungeranno anche nel vecchio continente. Per accedere ai panel è stato necessario fare lunghe file, alla fine delle quali gli organizzatori assegnavano uno dei posti a sedere messi a disposizione. Al di là della possibilità di porre domande ai diversi attori, speravamo di scoprire qualcosa in più circa le prossime stagioni delle serie TV più acclamate e invece niente: ci toccherà aspettare qualche giorno per capire chi sarà la vittima di Negan in The Walking Dead…
Action Figures & Collezionabili
Se vi diciamo Funko Pop cosa ci dite? Tutti voi, sicuramente, avrete visto nei diversi negozi queste action figure deformate e probabilmente molti di voi ne posseggono una. Con nostra grande sorpresa ci siamo accorti che i Funko Pop in America sono una vera ossessione, tanto che è stato impossibile avvicinarsi allo stand per poterne acquistare una. Iniziamo col dire che per poter accedere (fino alle 16:00) allo stand Funko era necessario avere ricevuto via mail il biglietto di entrata che avrebbe garantito la possibilità di acquistare i suddetti pupazzetti. Inutile dirvi che le file per lo stand erano lunghissime e ogni persona in fila ha acquistato almeno cinque pezzi delle diverse serie, alcune dei quali creati in esclusiva per la fiera newyorkese.
Girando tra i vari stand abbiamo potuto ammirare, inoltre, le prossime uscite di alcuni famosi produttori di action figure come NECA e BANDAI America (che ha presentato una nuova linea di Power Rangers). Stranamente assente, invece, Mcfarlane, uno dei migliori produttori in assoluto.
Non è mancato inoltre uno stand dedicato completamente a Yu-Gi-Oh che sembra essere pronto a tornare sul mercato prepotentemente con nuovi mazzi e nuovi distruttivi personaggi.
Con nostra grande sorpresa, infine, DC Comics ha deciso di dedicare buona parte della sua sezione alle action figure di prossima pubblicazione tra cui non possiamo non annoverare quella che mostra le “sei espressioni facciali di Batman”.
Girando tra gli stand abbiamo potuto conoscere e apprezzare il lavoro di alcune aziende statunitensi che si cimentano nella realizzazione di alcuni bootleg, ossia action figure non autorizzate che, in taluni casi, uniscono personaggi appartenenti a universi differenti (gli Amiibo che potete vedere nelle foto sottostanti sono veramente fantastici!).
Videogames
Contro ogni aspettative, ampio spazio del New York Comic Con 2016 è stato dedicato ai videogiochi, con Capcom, Square-Enix e Namco Bandai a farla da padrona. Nel corso dei quattro giorni di fiera, sempre facendo delle lunghissime code, siamo riusciti a toccare con mano alcuni titoli di prossima uscita tra cui Resident Evil 7, Dead Rising 4, Tekken 7, Final Fantasy XV, Kingdom Hearts HD 2.5.
Lodevole l’iniziativa di Capcom che per omaggiare il suo Resident Evil 7 ha creato uno stand ad hoc fatto a forma di casa diroccata con una sorta di percorso obbligato che consentiva poi di accedere alle diverse postazioni di gioco. Square-Enix, invece, ha regalato nel corso della fiera diversi gadget a tema Final Fantasy XV, alcuni dei quali ottenibili eseguendo in sede un preorder del gioco.
Non sono mancati tornei di Street Fighter V e Tekken 7 al quale è stato praticamente inutile partecipare: ci hanno malamente preso a randellate e fatti uscire al primo turno del torneo, ma la verità è che non volevamo mortificarli con la nostra immensa bravura (ci credete, no?).
Comics
Beh, chiamandosi New York Comic Con non potevamo non immaginare che ai comics fosse lasciato il più ampio spazio, e sebbene non fossimo esperti del “settore” abbiamo apprezzato pienamente quanto offerto dai diversi distributori. Oltre alla presentazione di testate di prossima uscita, abbiamo avuto la possibilità di incontrare diverse autorità del settore tra cui citiamo Robert Kirkmann (creatore di Walking Dead, Invincible e Outcast), Tony Moore (disegnatore dei primi volumi di The Walking Dead e di altre testate), Paul Azaceta (disegnatore di Outcast) e, udite udite, Stan Lee “Excelsior” (c’è bisogno di dirvi cos’ha creato?!). Soprattutto Kirkmann e Moore sono rimasti straniti dalla nostra presenza, chiedendosi come mai degli italiani avessero viaggiato circa dieci ore per poter assistere alla fiera e si sono quindi intrattenuti con noi facendoci domande e chiedendoci di mostrare loro la versione italiana dei loro comics (che per fortuna avevamo con noi!).
Immancabili inoltre una sfilza di disegnatori, molti dei quali italiani, che realizzavano su richiesta copertina e/o disegni con dei prezzi che oscillavano dai 150 ai 400 dollari.
Numerosi inoltri gli espositori di diversi negozi della città, capaci di offrire al pubblico alcuni pezzi unici, oramai introvabili su tutto il territorio statunitense.
In conclusione
A distanza di tempo, continuiamo a pensare che partecipare al New York Comic Con 2016 sia stata un’esperienza pazzesca. Al di là della possibilità di incontrare diversi autori e attori, la fiera statunitense ci ha permesso ci capire quanto gli americani siano orgogliosi dei propri comics e capaci di ostentarlo senza beccarsi critica alcuna. E’ stato meraviglioso vedere come nuclei di famiglie andassero in giro per la fiera travestiti da personaggi Marvel o da Star Wars con estrema naturalezza, senza sottrarsi agli obbiettivi dei fotografi. Crediamo quindi che qualora vi troviate negli Stati Uniti e abbiate la possibilità di partecipare a una delle suddette manifestazione, dovete farlo, senza timore alcuno: sarete di fronte a un qualcosa che mai potreste immaginare nella vostra vita.
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