Qualcosa di Nuovo, pellicola prodotta da Rai Cinema e Cattleya e diretta da Cristina Comenicini, è ormai nelle sale dallo scorso 13 ottobre, riscuotendo consensi da critica e pubblico (leggi qui la nostra recensione). Il film è una trasposizione cinematografica dell’opera teatrale La Scena, scritta e diretta dall’abile regista, e riadattata per il grande schermo grazie alla preziosa collaborazione di Giulia Calenda e Paola Cortellesi.
Proprio quest’ultima, assieme alla straordinaria Michaela Ramazzotti, rappresenta il duo femminile protagonista di questa intelligente pellicola, affiancate dal giovane e talentuoso Eduardo Valdarnini. Noi di MyReviews.it abbiamo avuto il piacere di essere ospiti della conferenza stampa, tenutasi sulla splendida Terrazza Martini in quel di Milano, ed abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il cast. Ecco il nostro resconto:
Michaela e Paola si dimostrano affiatate dentro e fuori lo schermo, regalandoci battute e spunti di riflessione. La prima a prendere la parola è proprio Michela la quale ha elogiato il lavoro da regista svolto dalla Comenicini, ritenendola un’esperienza unica e formativa, sicuramente molto differente, anche in termini stilistici, da quelle avute con il marito Paolo Virzì, che l’ha diretta in più occasioni. A sua detta, Cristina ha da subito accolto le loro potenzialità e le ha stimolate a fare oltre, coinvolgendole nella recitazione teatrale e nella realizzazione di un piano sequenza di 7 minuti, all’apparenza non nelle loro corde. Il risultato complessivo, però, è stato soddisfacente per tutti.
Anche la bravissima Paola Cortellesi ha ringraziato la regista per l’occasione concessagli e e la possibilità di scrivere una sceneggiatura solida, divertente e riflessiva al tempo stesso. Ci ha rivelato di aver osservato, nei minimi dettagli, il lavoro da lei svolto , e ci ha confidato di volersi mettere dietro la macchina da presa, in futuro, nonostante ami alla follia il mestiere di attrice. Paola ha poi parlato del personaggio da lei interpretato, Lucia, definendola una donna matura e a volte testarda, che si lascia travolgere da questo incontro casuale e inaspettato. Una vera e propria lezione di vita e di identità. Le due si sono poi scambiate complimenti reciproci, rivelando il desiderio di lavorare ancora una volta assieme, magari proprio a teatro.
Abbiamo, infine, intervistato la regista che ci ha parlato di cosa l’abbia spinta a realizzare questo film e di come abbia scelto un cast così omogeneo. Cristina ci ha spiegato di aver tratto ispirazione dal cinema degli anni ’60 e di trasportarlo in una chiave moderna, al fine di raccontare il cambiamento delle relazioni. Le convinzioni delle due donne protagonista vanno sgretolandosi, man mano, quando incontreranno realtà differenti, in primis quella di Luca, l'”uomo perfetto” interpretato da Edoardo Valdarnini. A proposito di quest’ultimo, la regista ha ammesso di averlo scelto dopo aver fatto numerosi provini a svariati ragazzi ma Edoardo gli è parso il più autentico e dotato di una grinta energica che non gli ha permesso di sfigurare al fianco di Paola e Michaela. Il punto focale della pellicola, a sua detta, è la riscoperta di un’identità femminile: una delle scene clou, infatti, presenta come sottofondo musicale un brano del compianto David Bowie e le protagoniste sembrano abbracciare le porte dell’adolescenza. In maniera scherzosa, per conludere l’intervista, Cristina ci rivela che avrebbe voluto intitolare il film “Principianti Assoluti”.
Questa la sinossi della pellicola: Lucia e Maria si conoscono da sempre. Due amiche che più diverse non si può. Lucia ha chiuso col genere maschile, Maria invece non riesce proprio a farne a meno. Una sera nel suo letto capita (finalmente!) l’Uomo perfetto. Bello, sensibile, appassionato, maturo. Il mattino però porta con sé incredibili sorprese e tra equivoci, grandi bugie e piccoli abbandoni Lucia e Maria si prenderanno una bella vacanza da sé stesse. Forse quel ragazzo incontrato per caso è davvero l’Uomo che tutte cercano perché con le sue semplici teorie riesce a fare la vera radiografia delle loro vite, a buttare all’aria abitudini e falsi miti e a rivoluzionare ogni desiderio e ogni certezza.
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