Sugar apre al rap e per farlo sceglie uno degli astri nascenti , ovvero Lowlow, cioè Giulio Elia Sabatello, classe 1993 e da venerdì online con Ulisse, il suo singolo digitale d’esordio che anticipa l’album di inediti in uscita il prossimo 13 gennaio.
Testi raffinati, ricchi di riferimenti di tipo culturale, capacità di creare immagini di forte impatto che non siano mai banali ma sempre intensamente cinematografici. Queste le caratteristiche principali del rapper. Cresciuto con i miti di Eminen e Muhammad Alì, Lowlow si è affermato inizialmente sulla scena romana, in cui ha esordito ancora solo tredicenne nelle battle di freestyle ed è approdato in Sugar con in dote milioni di visualizzazioni su YouTube. Poi collaborazioni con Gemitaiz, Briga, Rocco Hunt, Mostro.
Ma ascoltiamo direttamente il rapper: “Ulisse e’ un biglietto da visita che non può lasciare indifferenti, un brano di eccezionale impatto emotivo, rappresentazione esplicita di come si può essere indotti a usare violenza spinti dall’ipocrisia del sistema, ma anche metafora di un malessere generazionale e di un torpore che lowlow tenta provocatoriamente di scuotere non solo nei suoi coetanei”. E ancora:“Nelle mie canzoni parlo quasi esclusivamente di me, il resto lo conosco poco. Niko sono io, con più senso pratico in un altro mondo in cui non esiste il rap per sfogarsi. Certe volte la rabbia ti trasforma, la paura diventa forza e lasci andare tutte le opzioni, ti esprimi e non importa quanto drammatiche saranno le conseguenze”.
Il senso di Ulisse, prodotto da Fausto COGLIATI, che ne è anche l’autore delle musiche, trova un ulteriore sviluppo e rappresentazione nel videoclip diretto da Yuri Santurri & Daniele Tofani per Trilathera: “Appena abbiamo ascoltato Ulisse abbiamo capito perfettamente, cosa saremmo andati a fare. Il testo di Lowlow di per se è una sceneggiatura, abbiamo solo dovuto crearci le scene intorno, per come le abbiamo immaginate. Con l’attore protagonista , il bravissimo Edoardo De Giosa, abbiamo lavorato per creare al meglio il personaggio di NIKO. La sua rabbia, le sue turbe, la sua disperazione. Sugar ci ha permesso di lavorare davvero su qualcosa di affascinante, con un’impostazione più cinematografica, più intima del solito”.
Lascia un commento