Shut In è un film pieno di significato ma riuscito a metà, ahimè. Pregno si, dell’essenza della vita odierna, di un’umanità (a)varia(ta), indifferente, incurante e Invadentemente ossessiva, maniacale, (a)social(e). Questo e molto altro ancora in un lungometraggio che però non arriva, all’ultimo secondo, a farsi scegliere dallo spettatore, ad incidere per trama e situazioni, in maniera tale da farsi favorire, data l’ampia scelta di thriller in circolazione, rispetto agli altri titoli di genere attualmente nelle sale. É la violenza della realtà. È il senso di vertigine e la nausea quella che troviamo dentro a Shut In. Nausea e vertigine che, però, sono passeggere e di breve durata. Questa la trama: Naomi Watts veste i panni di una psicologa infantile. La donna vive e lavora senza mai allontanarsi dalla sua casa, dove riceve a domicilio i suoi pazienti e soprattutto si occupa del figliastro diciottenne Stephen, ridotto in stato vegetativo dall’incidente stradale in cui è morto il marito Richard. Quando resta coinvolta nella misteriosa sparizione di uno dei suoi pazienti, il piccolo Tom, Mary comincia tuttavia a essere perseguitata da strani eventi che condurranno a un’agghiacciante scoperta che lascerà tutti col fiato sospeso… o che almeno vorrebbe…
Buona la regia (Farren Blackburn – Doctor Who Series, DareDevil Netflix), storia non (del tutto) banale, sceneggiatura (firmata da Christina Hodson – autrice anche di Unforgettable con Rosario Dawson, in uscita l’anno prossimo) che tiene, nonostante non ci si trovi di fronte, come detto, per genere e stile della narrazione, ad un ritmo serrato, come forse l’argomento e le circostanze meriterebbero. Questo pur registrando attori in parte – su tutti gli ottimi Naomi Watts (Tank Girl, Mullholand Drive, The Ring, 21 Grammi, The Assassination, King Kon, Funny Games, Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni, J Edgar, Two Mothers, Birdman, The Divergent Series), Oliver Platt (Beethoven, Proposta Indecente, I Tre Moschettieri, Gli Imbroglioni, Dottor Dolittle, L’uomo Bicentenario, Appuntamento a Tre, Don’t Say A Word, Schegge Di April, Kinsey, Frost / Nixon, X-Men L’inizio, Chef, Fargo Series) e Charlie Haeton (As You Are, Casualty, Stranger Things) – ed una fotografia ben curata a firma dell’ottimo Yves Bélanger (Brooklyn, Demolition, Dallas Buyer Club). Con un budget di circa 10 milioni di dollari, sinora il film ne ha incassati, in tutto il mondo, 6,9, con data di uscita 11 Novembre 2016 (USA). Ci si aspetterebbe, alla luce di ciò, più adrenalina, più shock, più pathos che è si presente, ma per la minor parte del film che si auto-professa thriller ma che invece analizza, come detto, la condizione umana, infelice, stressata e perennemente agitata oltre che facile da sconvolgere, sino ad arrivare così a preoccuparsi più dell’aspetto psicologico della situazione e dei personaggi, questi ultimi ben delineati e caratterizzati, che della parte legata al mistero vero e proprio che dovrebbe fungere da perno dell’intera storia e che è invece solo un escamotage per tentare di ribaltare continuamente ruoli e accadimenti in un continuo ed inutile – nonché sfibrante – “alzar la posta”. Storia che prova ripetutamente a sconvolgerti, a gettarti in uno stato di paranoia ed ansiogeno, ma che riesce “solamente” a farti saltare sulla sedia in un paio di occasioni. Insomma, è un film, Shut In, che dice – prova a dire – con l’uso di “metafore”, camuflage e continui e fastidiosissimi cambi di fronte, della realtà degli anni 2000, in pericolo, perché perdutasi per strada, asfissiante, stressante e piena di fumo. Peccato, però, che dietro ad esso non vi sia alcun arrosto…
Scheda Film
Titolo: Shut In
Regia: Farren Blackburn
Sceneggiatura: Christina Hodson
Cast: Naomi Watts, Jacob Tremblay, Oliver Platt, Charlie Heaton, David Cubitt, Tim Post, Crystal Balint, Clémentine Poidatz
Genere: Drammatico , Thriller
Durata: 91 minuti
Musiche: Nathaniel Méchaly
Anno: 2016
Fotografia: Yves Bélanger
Produzione: EuropaCorp, Lava Bear Films, Transfilm International
Distribuzione: Notorious Pictures
Paese: Usa, Canada, Francia
Nazione: Italia
Uscita: 7 dicembre 2016
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