E’ passato qualche giorno dalla pubblicazione Italia di Made in Italy, nuovo disco del sempreverde Luciano Ligabue che dal lontano 1987 oramai accompagna la vita di giovani e meno giovani, permettendo di associare alcuni suoi brani a pezzi della propria vita. Ma messi da parte filosofia e sentimentalismo, ci accingiamo ora a recensire l’ultimo lavoro dell’artista di Correggio, per la precisione l’undicesimo album con brani registrati in studio.
Abbiamo deciso di temporeggiare con la recensione non per una questione di pigrizia, ma per cogliere meglio certe sfumature che con un primo ascolto non saltano subito all’occhio (o meglio all’orecchio). Perché sì, diciamo che ascoltandolo velocemente, Made in Italy è un album dal sound fresco, forse un po’ troppo ignorante, adatto alle esigenze “dei giovani”. E i meno giovani? I meno giovani sicuramente apprezzeranno il disco al secondo giro (o probabilmente dal terzo in poi) in quanto le storie raccontate presentano ancora quello stampo “ligabuesco” che nel corso degli anni hanno permesso di innamorarci di personaggi come la Bambolina/Barracuda, Veleno e il Mago Walter.
Made in Italy è un giro dell’Italia attraverso gli occhi di un cinquantenne, probabilmente del cinquantenne Ligabue, una persona adulta ma non troppo che spesso cozza con le nuove necessità e i nuovi usi della società ( consiglio ascolto E’ Venerdi, non mi rompete i coglioni). Non mancherà la possibilità di innamorarsi di un nuovo personaggio come Riko o di “ballare” sulle note del singolo già pubblicato G. come Giungla.
Made in Italy quindi, tirando le somme, è un buon disco, sicuramente non il migliore fatto da Ligabue, in cui storie belle come quelle del passato si sposano a suoni freschi e giovani che potrebbero far storcere il naso a coloro che sono ancora legati ad album come A che ora è la fine del mondo? e Buon Compleanno Elvis. E’ apprezzabile in ogni caso la volontà del cantautore emiliano di volersi lanciare in nuovi esperimenti musicali lasciando però intatto “l’humus” che lo ha reso celebre.
La tracklist dell’album è la seguente:
- La Vita Facile
- Mi Chiamano Tutti Riko
- È Venerdì
- Non Mi Rompete I Coglioni
- Vittime E Complici
- Meno Male
- G Come Giungla
- Ho Fatto In Tempo Ad Avere Un Futuro (che non fosse soltanto per me)
- L’Occhio Del Ciclone
- Quasi Uscito
- Dottoressa
- I Miei Quindici Minuti
- Apperò
- Made In Italy
- Un’Altra Realtà
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