Jim Jarmusch, regista dell’acclamata pellicola Only Lovers Left Alive, torna alla ribalta con un sublime racconto di vite normali, presentato in concorso al Festival di Cannes di quest’anno, ed in uscita nelle sale italiane a partire dal prossimo 29 dicembre. Paterson ci porta nella cittadina omonima del New Jersey, a conoscere un autista di autobus con la passione per la poesia, interpretato da Adam Driver, e la fidanzata casalinga piena di iniziative e hobby, dal volto angelico dell’iraniana di Francia Golshifteh Farahani.
Paterson è un trentenne autista di bus che vive una vita tranquilla e regolata, accanto a Laura, donna piena di progetti ed entusiasmi, e a Marvin, bulldog inglese. Ogni giorno, Paterson scrive delle poesie su un taccuino segreto da cui non si separa mai, porta a spasso il suo animaletto, si ferma in un bar per bere una birra e torna a casa dalla moglie che, al contrario di lui, è in perenne movimento.
Una trama semplice e genuina che ben incarna lo stile cinematografico a cui il regista ci ha abituati in passato. Si tratta di una realtà che di surreale ha ben poco, caratterizzata da una perfetta coesione tra la passione per la poesia ed un’intima riflessione per il mondo che ci circonda. Le parole del protagonista vengono ispirate dai suoi momenti di relax che ama trascorrere, sulla riva di un lago, osservando lo splendido panorama che la natura ha messo a disposizione, ed ispirato dalla sua umile giornata lavorativa.
Nei panni di Paterson si cala uno straordinario Adam Driver, un vero e proprio attore poliedrico che sta vivendo un periodo di grazia cinematografica, dal cattivo Kylo Ren in Star Wars: Il Risveglio della Forza ad altre pellicole di successo, riesce a dimostrare, anche in questa occasione, il suo straordinario talento. Al suo fianco troviamo la splendida attrice iraniana Golshifteh Farahani, perfettamente a suo agio nell’interpretare un’amorevole compagna dalle spiccate velleità artistiche e con un sentimento profondo nei confronti del compagno. Ma il mondo che viene rappresentato, nonostante i comportamenti routinari del protagonisti, non è sempre ordinato e sono proprio quei piccoli, imprevisti, momenti di irregolarità a condurre quest’ultimo ad un viaggio interiore volto alla ricerca della sua identità, a buttare un foglio e riscriverne un altro, impregnato di poesia.
Sono proprio quei piccoli disordini come un bus che si rompe in servizio, l’incontro con una bambina che ama scrivere o le discussioni con un cane che distrugge il suo quaderno preferito, a ripristinare quella sensazione di equilibrio di cui Paterson ha bisogno. La ricerca della sublimazione estetica, da parte del regista, mescolata alla forza irregolare dell’arte ed alla citazione, continua, di poeti noti e non, serve a rappresentare la vita nella sua interezza. Il “fil rouge” di questa pellicola è il tempo, scandito in sette giorni della settimana al termine dei quali, per Paterson, conta soltanto gettarsi tra le braccia di Laura, per poi tornare ad esplorare l’idillio della vita quotidiana.
Paterson è una vera e propria ode alla poesia delle piccole cose, una pellicola che, citando le affermazioni del regista, dovremmo lasciarci scivolare addosso, come le immagini che osserviamo dai finestrini degli autobus e che si muovono come una gondola meccanica in una città piccola e dimenticata. All’interno di un’epoca sempre più caratterizzata dalla disintermediazione e dalla rivoluzione digitale, la poesia diventa l’unico strumento per riflettere e vivere. Una pellicola dal gusto raffinato, non per tutti, ma che merita di essere visionate per comprendere, appieno, la nostra interiorità.
Scheda Film
Titolo: Paterson
Regia: Jim Jarmusch
Sceneggiatura: Jim Jarmusch
Cast: Adam Driver, Golshifteh Farahani
Genere: Drammatico
Durata: 117′
Produzione: Amazon Studios, K5 Film
Distribuzione: Cinema
Nazione: USA
Uscita: 29/12/16
Lascia un commento