Il criminale Callum Lynch (Michael Fassbender), condannato a morte tramite iniezione letale per omicidio, viene salvato dalla pena capitale dall’inaspettato intervento di Sophia Rikkin (Marion Cotillard) ricercatrice della Abstergo Industries. Scoprirà di essere l’ultimo discendente in linea diretta di un antico combattente dell’Ordine degli Assassini durante l’inquisizione spagnola del XV secolo e di poter rivivere i suoi ricordi per cambiare il presente.
Il successo planetario della saga videoludica di Assassin’s Creed non poteva non portare, prima o poi, allo sbarco della serie nel mondo cinematografico. Sfruttando infatti l’adattabilità della trama a qualsiasi contesto storico è risultato piuttosto facile per Justin Kurzel e gli sceneggiatori plasmare una nuova ambientazione dove calare le avventure di un nuovo Assassino, cercando di rimanere saldo e fedele al prodotto per videogiocatori, ma innovando fortemente alcune meccaniche per risultare più appetibile per gli appassionati del grande schermo.
Reclutato Michael Fassbender (tra l’altro, accanito videogiocatore), che con il regista australiano aveva già collaborato in Macbeth, Kurzel decide infatti di improntare la pellicola sulla sempreverde linea del compromesso e di portare su schermo un prodotto fresco fatto di dinamismo, musiche potenti, ampie fasi di combattimento e di simil-parkour. Cercando di svincolarsi poi dall’abusata categoria dell’action, il film tende frequentemente a sfiorare temi filosofici e riflessivi, soffermandosi sul concetto di ereditarietà della violenza, bioetica, vita, morte, giustizia.
Assassin’s Creed è molto meno scontato e inflazionato di quanto voglia sembrare, ma non estrinseca mai totalmente le proprie potenzialità. La trama scopre le sue carte piuttosto lentamente, concentrando su un finale quantomeno appassionante spunti interessanti (anche in ottica futura). Ciò in cui non riesce Assassin’s Creed è proprio il suo principale (ed errato) obiettivo: riunire fan videoludici e cinematografici. Chi arriva dalle console e dal gaming troverà un’avventura che, per forza di cose, risulta insoddisfacente e meno affascinante dell’esperienza videoludica, a testimonianza di come la storia della setta degli Assassini possa essere più apprezzabile se realmente “vissuta”, oltre alla presenza di qualche incongruenza e deviazione, funzionale anche alle necessità cinematografiche della trasposizione. Allo stesso modo faticheranno a digerire le compassate due ore di narrazione che la pellicola propone coloro che sono estranei al mondo degli Assassini (ed il tentativo di lasciare Michael Fassbender a petto nudo da metà film in poi non basta a catturare l’attenzione del pubblico, non di tutto, perlomeno) .
Considerando la mole di materiale a disposizione degli sceneggiatori, il lavoro su Assassin’s Creed poteva essere ben più curato (soprattutto nello sviluppo delle vicende dei ricordi e del passato di Aguilar). Manca infatti una caratterizzazione di fondo dei personaggi (ridotti a mere comparse all’interno di una scena in costante movimento) ed una coerenza di fondo dell’opera. Partendo da ottimi presupposti il film si perde nel non voler seguire la propria natura, “assassinando” sul nascere ogni possibile e interessante traccia narrativa e abbandonando ogni spunto interessante a se stesso, dimenticato. Nulla è reale – recitano gli Assassini, aggiungendo – tutto è lecito. Forse realizzare trasposizioni cinematografiche di questo tipo così lecito non dovrebbe essere.
Scheda Film
Titolo: Assassin’s Creed
Regia: Justin Kurzel
Sceneggiatura: Michael Lesslie, Adam Cooper & Bill Collage
Cast: Michael Fassbender, Marion Cotillard, Jeremy Irons, Brendan Gleeson, Charlotte Rampling, Michael K. Williams
Genere: Avventura, Azione
Durata: 116′
Produzione: 20th Century Fox, Regency Enterprises, Ubisoft Entertainment, New Regency Pictures, Ubisoft Motion Pictures, DMC Film, The Kennedy/Marshall Company
Distribuzione: 20th Century Fox Italia
Nazione: USA
Uscita: 4/1/17
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