Una iniziativa davvero degna di nota, ma anche molto recente quindi in elaborazione ma che sta già mostrando spunti che nel giro di pochi anni daranno frutti indubbiamente di alto livello.
Il tutto è portato avanti da Ferrara Film Commission in collaborazione con Roma Film Corto (Festival Nazionale Cinema Indipendente), per presentate nella città estense una rassegna di film corti che sono stati proposti nelle recenti edizioni della manifestazione tenutasi a Roma.
Peraltro Ferrara è sempre stato un importante set cinematografico o, quantomeno, un luogo di ispirazione per grandi sceneggiature, con figure che hanno dato lustro alla città ma innanzitutto alla storia del cinema. Pensiamo a Michelangelo Antonioni, Arnoldo Foà, Giuliano Montaldo, Folco Quilici, Carlo Rambaldi, senza dimenticare poi registi che hanno ambientato proprio nella città estense alcuni loro film come Vittorio De Sica e altri.
Ma cosa sono queste Film Commission, purtroppo spesso ancora ben poco conosciute?
Sì tratta di organizzazioni indipendenti e non di rado sostenute da qualche Ente Pubblico, istituite al fine di attrarre produzioni cinematografiche e audiovisive a operare in un determinato territorio, fornendo l’occasione di creare film di buon valore.
L’iniziativa si terrà a Ferrara, alla Sala Estense, dal 13 al 15 gennaio, sotto la direzione del Presidente della Ferrara Film Commission, Alberto Squarcia.
L’evento si svolgerà poi in piena sinergia con Roma Film Corto, il cui Direttore artistico è Roberto Petrocchi, di cui possiamo di certo ricordare la fiction L’ombra del gigante, con Margherita Buy, tratta dal libro La grande Eulalia, di Paolo Capriolo, finalista al Premio Campiello. Le musiche del film di Petrocchi sono di Andrea Morricone, figlio ma anche collaboratore del grande Ennio.
Tra i soci onorari della Ferrara Film Commission possiamo ricordare in breve Folco Quilici, Giuliano Montaldo, l’attore Gianni Fantoni, la presidente del Teatro Comunale di Ferrara Roberta Ziosi, il vicesindaco nonchè assessore alla cultura Massimo Maisto, il critico cinematografico Paolo Micalizzi.
Lascia un commento