Un appuntamento con la storia per non dimenticare, un racconto inedito sulla persecuzione razziale, ma anche un viaggio colmo di emozioni ispirato a una storia vera che parla di amicizia e libertà, un film di formazione con giovani protagonisti che consente ai giovani spettatori una fruizione diretta e empatica che va diritta al cuore.
Giffoni Experience celebra in questo modo la giornata della memoria, riproponendo oggi 27 gennaio, in Sala Truffaut, Il viaggio di Fanny, opera che ha conquistato il Griphon Award, nella sezione Generator +13 alla scorsa edizione del Festival e distribuito in Italia dalla Lucky Red in occasione della commemorazione della Shoah.
Alla proiezione seguirà un dibattito nell’ambito del quale interverranno il direttore del GEX Claudio Gubitosi e il giornalista Edoardo Scotti, con la partecipazione degli studenti delle scuole del territorio, pubblico a cui il fim è principalmemte rivolto.
La regista Lola Doillon ha a tal proposito affermato:”Volevo raccontare la storia di chi è costretto a crescere velocemente”.
La regista è anche la co-sceneggiatrice con Anne Peyregne. I ragazzI potranno immedesimarsi nei giovanI protagonisti, i quali si troveranno ad affrontare difficoltà non comuni per la loro età.
Vedere i personaggi vivere sulla propria pelle la fame, la paura, la violenza della guerra è un’esperienza che toccherà il cuore anche dei più piccoli.
Il contesto è quello della Francia occupata dai nazisti nel 1944; Fanny è una ragazzina ebrea di13 anni che trascorre le sue giornate in una colonia di montagna, provando grande nostalgia per i genitori che hanno dovuto separarsi da lei e dalle sue sorelline per cercare di proteggerle dai rischi incombenti. In colonia, Fanny conosce altri coetanei e con loro, quando i rastrellamenti nazisti si intensificano e inaspriscono, è costretta alla fuga, senza che nessuno dei responsabili del centro possa occuparsi di loro. Questi bamnini dovranno fare appello a tutta la loro forza interiore e al loro coraggio per affrontare pericoli e peripezie nel tentativo di raggiungere il confine svizzero.
Dovranno fare i conti con la fame, il freddo, l’odio dei nemici ma incontrano talvolta persone disposte a proteggerli anche a rischio della propria vita. Anche nelle difficoltà più ardue e nelle fame riusciranno però a conservare il loro essere bambini imparando a essere indipendenti e scoprendo il valore della solidarietà e dell’amicizia. Il film è la versione cinematografica del libro autobiografico di Fanny Ben-Ami, l’eroina tredicenne che guida la fuga di un gruppetto di ebrei dalla persecuzione razziale.
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