Niente Roma, si parte da Acireale. Dopo il rinvio delle tappe della capitale, il ‘Made in Italy Tour’ di Ligabue fa il suo esordio sul palco del Pal’Art di Acireale con tre tappe (14, 15 e 17 febbraio) all’insegna del nuovo e del classico. Due ore circa di show che entusiasmano i fan dell’artista di tutte l’età. Perché sì, c’è spazio per tutto il nuovo disco ma è anche l’occasione per riproporre live alcuni dei brani ormai storici del cantautore e, per certi versi, della musica italiana. Ma andiamo con ordine.
‘Made in Italy‘ è un album che racconta una storia. I brani che compongono il disco infatti narrano le vicende di Riko che, attraverso le parole di ogni canzone, prende vita in vari aspetti e diverse sfumature, tra racconto dei fatti e riflessioni personali. Inevitabilmente quindi la prima ora del live è dedicata all’esecuzione di tutti i brani all’interno dell’album e l’artista, tra un brano e l’altro, spiega la storia o l’avvenimento che si cela dietro al brano che andrà a cantare. Tra questi ci sono ovviamente i tre singoli ‘G come Giungla‘, ‘Made in Italy‘ e ‘E’ venerdì, non mi rompete i coglioni’, ma anche tanti altri brani che meritano attenzione e che, molto probabilmente, troveranno spazio in radio nei prossimi mesi (tra questi segnaliamo ‘Dottoressa‘, ‘Mi chiamano tutti Riko’ e ‘Vittime e Complici’). Ciò che colpisce è non solo l’idea di comporre, attraverso l’uso di canzoni inevitabilmente legate tra loro, una storia ma anche delle nuove scelte sonore e stilistiche dell’artista, come dimostra ad esempio la performance di ‘Apperò’ in cui Ligabue si esibisce suonando l’ukulele.
La seconda ora è invece dedicata ai “classici”. Nel corso delle tre tappe sono stati riportati ovviamente dei cambiamenti alla scaletta che ha visto alternarsi brani come ‘Happy Hour’, ‘L’amore conta’, ‘Ho messo via’, ‘A che ora è la fine del mondo?’, ‘Eri bellissima’, ‘Sono sempre i sogni a dare forma al mondo’ e molte altre. Le costanti però sono state altre, quelle che ormai fanno parte del bagaglio musicale di tutti i fan del cantautore emiliano: ‘Balliamo sul mondo’, ‘Questa è la mia vita’, ‘Lambrusco e Pop Corn’, ‘Certe Notti’ sono infatti alcuni dei pezzi che Ligabue ha deciso di riproporre in ogni tappa nel corso dei suoi 3 giorni ad Acireale. La chiusura però è stata affidata ovviamente a ‘Urlando contro il cielo’ che ha regalato una scarica di adrenalina ed energia a tutti coloro che hanno preso posto al Pal’Art.
Nel complesso Ligabue e i suoi live non deludono mai. Merita di essere attenzionato anche l’incredibile talento dei suoi musicisti: Poggipollini, Pezzin, Urbano, Cottafavi e tutti gli altri che accompagnano infatti il cantautore si scatenano sul palco e non possono non essere apprezzati per il loro carisma e il loro talento. Due ore di esibizione che lasciano contenti più o meno tutti gli spettatori (sempre coinvolti), che si tratti dei fan storici o di chi magari si è avvicinato solo di recente, alternando momenti di acustico più intime a vere e proprie scariche musicali in cui non saltare o sbracciarsi risulta davvero difficile. Acireale ha dato il via al Tour e sicuramente i fan siciliani saranno rimasti contenti. “Chi ben comincia…”
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