Si tratta del ritratto inedito di un artista in grado di comunicare emozioni grazie ad una musica senza confini.
Aprono ora le pre-vendite dell’atteso docufilm di Giorgio Verdelli, che sarà al cinema il 20/21/22 marzo, con inedite immagini di repertorio, contributi e testimonianze.
Il film verrà presentato in anteprima al Teatro San Carlo di Napoli il 19 marzo, giorno del compleanno di Pino, con il supporto della Regione Campania.
A due anni di distanza dalla scomparsa del grande musicista, arriva quindi nei cinema questo straordinario viaggio attraverso la musica, i concerti e la vita del grande artista, con una straordinaria serie di immagini, testimonianze e performance musicali.
Il docu-film diretto da Giorgio Verdelli è una produzione Sudovest con Rai Cinema e verrà distribuito in esclusiva da Nexo Digital. L’elenco delle sale in cui verrà proiettato lo trovate su www.nexodigital.it. Partner mediali sono Radio DEEJAY e MY Movies.
Si tratta di un evento cinematografico pensato al fine di offrire ai fan del grande Pino la possibilità di ritrovarne su grande schermo la musica e il percorso artistico dagli anni ’70 agli ultimi concerti. Molto del materiale utilizzato è assolutamente inedito ed è stato selezionato appositamente dal regista a seguito di una lunga e paziente ricerca che ha permesso che la voce narrante del film fosse proprio quella di Pino Daniele, supportata in alcuni casi da quella di Claudio Amendola.
Numerosissimi i contributii di altri artisti. Accanto a Joe Amoruso, Tony Esposito, Tullio De Piscopo, James Senese, Rino Zurzolo ( i musicisti della storica band di Vaimò con cui Pino si riunì nel 2008) troviamo personaggi come: Renzo Arbore, Jovanotti, Enzo De Caro, Francesco De Gregori, Giorgia, Fiorella Mannoia, Eros Ramazzotti, Massimo Ranieri, Ron, Vasco Rossi, Lina Sastri, Alessandro Siani, Massimo Troisi…
Ma sentiamo le parole del regista: “Il Tempo Resterà non è la biografia di Pino Daniele, ma per certi versi gli assomiglia molto. Mi sono fatto guidare dalle canzoni e dalle frasi di Pino, che sono diventate il filo conduttore del film documentario. Abbiamo voluto fare un percorso emozionale e siamo letteralmente saliti su un autobus (ribattezzato Vaimò, come il tour del 1981) che ci ha riportati nei luoghi della Napoli di Pino Daniele, per raccontare la sua idea di musica in movimento perenne come la società di quegli anni che lui ha interpretato con una cifra innovativa e inimitabile”.
Verdelli grazie alla sua profonda conoscenza di Pino Daniele realizza così un ritratto inedito del musicista raccontandone il rapporto intimo e profondo con la città di Napoli e la capacità di essere un artista apprezzato a livello internazionale. In questo modo dal film documentario emergono la vita e gli incontri di un uomo davvero speciale. Un Masaniello ma anche un uomo di blues in grado di parlare un linguaggio aperto a tutti grazie a una relazione empatica e straordinaria con la terra che lo ha visto nascere.
Il film è stato riconosciuto di interesse culturale nazionale e indicato in Progetto speciale dal Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, con il patrocinio della SIAE.
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