L’anno scorso era stato un commosso Claudio Santamaria a mostrare ai fotografi il premio cinematografico più ambito della penisola: il David di Donatello, piccolo ma coraggioso, come era il cinema italiano degli anni Cinquanta. Un cinema già cresciuto nel neorealismo del dopoguerra e pronto a cambiare ancora portando nuovi cervelli, nuovi volti, nuove idee.
Lo chiamavano Jeeg Robot, nell’edizione 2016 del Premio ha raccolto ben 7 statuette, rendendo il giusto merito a una pellicola che ha avuto il pregio di interrompere il “nero diffuso” del nostro cinema, lo sguardo disincantato e assuefatto alle regole della corruzione e della rivoltella. Enzo Ceccotti, il protagonista del film, viene dalle borgate romane, e da spettatore abituato al male diventa, prendendo in prestito la fantasia di un cartone animato giapponese, il progonista positivo dell’avventura di un supereroe.
Quest’anno la battaglia sarà dura perché i titoli e i nomi del David 2017 sono tutte sorprese che segnano nuove svolte nei generi dei registi e nell’immaginario filmico.
La cinquina per il Miglior Film annovera Fai Bei Sogni, di Marco Bellocchio; Fiore, di Claudio Giovannesi; Indivisibili, di Edoardo de Angelis; La Pazza Gioia, di Paolo Virzì; Veloce Come il vento, di Matteo Rovere. E tutti questi nomi sono anche in lizza per la categoria di Migliore Regista.
Candidati per ill Migliore regista esordiente sono: Michele Vannucci per il film: Il più grande sogno; Marco Segato per il film: La pelle dell’orso; Marco Danieli per il film: La ragazza del mondo; Fabio Guaglione, Fabio Resinaro per il film: Mine.
Migliore attrice protagonista: Daphne Scoccia per il film: Fiore; Angela e Marianna Fontana per il film: Indivisibili; Valeria Bruni Tedeschi per il film: La pazza gioia; Micaela Ramazzottì per il film: La pazza gioia; Matilda De Angelis per il film: Veloce come il vento.
Migliore attore protagonista:Valerio Mastrandrea per il film: Fai bei sogni; Michele Riondino per il film: La ragazza del mondo; Sergio Rubini per il film: La stoffa dei sogni; Toni Servillo per il film: Le confessioni;Stefano Accorsi per il film: Veloce come il vento.
In termini di quantità di nomination sono in competizinone soprattutto due film: Indivisibili e La pazza gioia. che se ne accaparrano 17 per ciascuno. Ambedue le pellicole sono dedicate a tematiche femminili, con sceneggiature abbastanza rare nel cinema italiano.
Quest’anno il veterano è Marco Bellocchio, che ha già vinto tre David nella sua lunga carriera, e che firma la trasposizione del best seller di Massimo Gramellini “Fai bei sogni”. Un dramma familiare con risvolti noir, che ci riporta ai temi a lui cari, come il confronto tra diverse generazioni.
Paolo Virzì con La pazza gioia firma una storia commedia drammatica on the road, con due personaggi intensi e fuori dal comune interpretati da Valeria Bruni Tedeschi e Michela Ramazzotti.
Claudio Giovannesi racconta in Fiore, con toni asciutti e quasi documentaristico, un tema delicato come l’amore in carcere tra due adolescenti emarginati.
Il napoletano Edoardo De Angelis confeziona un film originale come Indivisibili, un film d’autore con lo spessore di una favola morale su due gemelle siamesi sfruttate dal loro ambiente.
Il film Veloce come il vento, del giovane Matteo Rovere, riporta al successo il cinema di genere, con una storia dedidata a una pilota donna che corre nella Formula GT travolta da una drammatica vicenda familiare e dalla sorpresa del passato che ritorna.
Il giovane coprotagonista di Fiore, Josciua Alegeri, morto pochi giorni fa in incidente, sarà ricordato durante la cerimonia di consegna dei David di Donatello, che si terrà lunedì 27 marzo a Roma e sarà presentata da Alessandro Cattelan. La premiazione sarà trasmessa in diretta dalle ore 20.50 su Sky Cinema Uno.
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