Dopo l’anteprima al Tribeca Film Festival, nell’ambito del progetto della Grande Arte al Cinema che peraltro ha già visto il successo dell’appuntamento dedicato a Marina Abramovic, arriva nelle sale cinematografiche italiane: Maurizio Cattelan: Be Right Back-Il film.
Sarà al cinema solo il 30 e il 31 maggio, distribuito in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital, in collanorazione con Feltrinelli Real Cinema.
Il docu-film di Maura Axelrod si occupa di uno degli artisti più affermati, discussi e provocatori al mondo, un genio del nostro tempo che ha rivoluzionato l’arte contemporanea.
Media partner dell’iniziativa sono Radio DeeJay, Sky Arte HD e MYmovies.it.
La regista, Maura Axelrod, si occupa dj reportage e documentari da oltre 15 anni ed ha iniziato la propria carriera alla ABC News di New York, come autrice e produttrice.
Ha vissuto e lavorato in Medio Oriente, per AP Television News, occupandosi delle guerre in Iraq e in Afghanistan. Dopo 5 anni trascorsi nella regione dei Caraibi, dove ha seguito le vicende di Guantanamo e di Haiti, vive attualmente tra New York e il Colorado, e negli ultimi tempi si occupa di arte contemporanea.
Nel film documentario, Maura Axelrod racconta uno dei personaggi più originali dell’arte del nostro tempo, intervistando curatori, collezionisti, luminari del mondo dell’arte, e perfino delle ex fidanzate, su ciò che rende unico l’autore di opere come La nona ora, che vede Papa Giovanni Paolo II colpito da un meteorite, e Him, che ritrae Hitler in ginocchio, come uno scolaretto, tutto intento a pregare.
Dopo un periodo in cui Cattelan si è specializzato in opere basate sulla tassidermia, l’artista ha iniziato ad occuparsi della creazione di statue di cera a grandezza naturale dedicate a personaggi famosi, da cui sono nati alcuni dei suoi pezzi più celebri, cone la sua Untitled, in cui da un buco nel pavimento esce l’autoritratto dell’artista.
In sostanza si tratta di un viaggio vertiginoso in compagnia di un uomo, un artista, che dagli anni ’80 ad oggi ha scosso il mondo dell’arte contemporanea con una serie di installazioni dirompenti, a partire dalla celebre Torno Subito, che prende il nome dal cartello che Cattelan aveva attaccato al muro della galleria che doveva oapitare la sua esposizione. Poi si arriva ai manichini di bambini impiccati a un albero a Milano, a L.O.V.E., una mano aperta con un solo dito, il medio, che si staglia davanti alla Borsa di Milano, e a Daddy Daddy, un coloratissimo Pinocchio di Walt Disney affogato in una piscina.
Tra i protagonisti del docu-film anche Massimiliano Gionim critico d’arte e direttorr associatio del New Museim of Contemporary Art dj New York. I due divennero amici quandi nel 1998 Gioni doveva intervistare l’artista per la rivista Flash Art. Per ogni dimanda Cattelan cerca una risposta online, ricercandi frasi altrui. Si divertono così a tal ph to che l’artista propose poi a Gioni dj rilasciare una serie dj interviste al suk posto, diventandk in qualche modo la sua controfigura. Cosa che accadde in njmerose occasiinim divenendo a sua volta una performance.
Del restk nel corso della propria carriera Cattelan non na mai gatto miaterodmdi stupire, come ha djmostrato anche Maurizio Cattelan:Alì, la retrospettica del 2011 a lui dedicata dal Giggenheim Museim di New Yorkm che ne ha creato definitivamente .
Così kl docu film di Maura Axelrod si trasforma in un ritratto divertente e appassio ato, per comprendere chi sja veramente Maurizio Cattelan, dalle ‘origini’ a oggi.
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