Mark Wahlberg torna alla ribalta nella nuova pellicola di Peter Berg basata su un avvenimento realmente accaduto: l’attentato alla Maratona di Boston del 15 aprile 2013. Boston – Caccia all’uomo è un thriller ad alta tensione con un ritmo adrenalinico che racconta la cronaca dettagliata di una delle più sofisticate e meglio coordinate caccia all’uomo nella storia recente.
Il regista newyorkese ed il celebre attore della saga di Transformers tornano a collaborare, dopo Lone Survivor e Deepwater Horizon, in un film che mette in risalto il patriottismo americano e la volontà di celebrazione di quegli eroi americani scossi da questo tragico avvenimento, attraverso un esempio lampante di cinema d’autore, ben scremato e mai banale. Sarebbe riduttivo definire il sergente di polizia Tommy Saunders, interpretato da mark Wahlberg, l’unico protagonista del film, poichè si tratta di un prodotto corale che mette la città di Boston al centro dell’attenzione, con un’attenta disanima sociale e politica, prima delle elezioni americane. Il cast stellare è arricchito dalla presenza di J.K. Simmons nel ruolo di un collega e John Goodman e Kevin Bacon, rispettivamente in quelli di un commissario e di un agente speciale dell’FBI.
Peter Berg si dimostra dunque, in questo frangente, regista abile nel conferire un tono equlibrato alla pellicola che nell’arco dei centoventi minuti di durata non tende mai a presentare momenti morti. Viene prediletta la telecamera a spalla per dare un tocco documentaristico alla produzione, coadiuvata dall’ottimo montaggio di Gabriel Fleming e Colby Parker Jr. Fumo, esplosioni, dolore e speranza sono sentimenti contrastanti che vengono sviscerati in maniera ottimale all’interno di Boston – Caccia all’uomo, pellicola che mostra il punto di vista di ogni personaggio, attentatori compresi. Proprio le sequenze che riguardano questi ultimi, una su tutte quella della guerriglia urbana con le forze dell’ordine, rappresenta un esempio lampante di grande cinema d’azione che Michael Mann approverebbe.
Data la tematica, era altamente difficile realizzare una pellicola che non scadesse nella banale retorica spicciola (il titolo originale del film è per l’appunto Patriot’s Day), ma Peter Berg è riuscito a spiazzare tutti, riuscendo abilmente a coadiuvare un’ottima sceneggiatura con immagini e video di repertorio. Un film lucido e al tempo stesso scomodo per il pubblico americano. Forse è per questo che in USA abbia faticato a reggere gli incassi del box office. Se però siete amanti del buon cinema, Boston – Caccia all’uomo merita assolutamente la vostra visione.
Boston – Caccia all’Uomo – Recensione
7.5
voto
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