Star del piccolo e del grande schermo, Roger Laverne Smith (1932 – 2017) muore a 84 anni dopo aver sopportato una malattia neuromuscolare (miastenia gravis), che stronca la sua carriera cinematografica e televisiva all’età di 30 anni. Dopo la diagnosi, nell’arco della sua vita, però, Smith lavora come manager per la moglie Ann-Margret, a tutt’oggi interprete attiva. Quindi, Smith non abbandona Hollywood, anzi fonda la Rogallan Productions con il suo ex-manager Allan Carr. Sa, quindi, far buon viso a cattivo gioco reinventando per sé un futuro professionale alternativo.
La sua carriera da attore gode di uno sponsor di tutto rispetto, l’attore James Cagney, che Smith ha l’onore di conoscere quando, arruolato, staziona per 30 mesi nelle isole Hawaii. Il leggendario attore vede subito qualità da star nel giovane e lo incoraggia ad andare ad Hollywood una volta finito il servizio militare. Così Smith fa.
Nel 1957, la Columbia Pictures lo scrittura. Il contratto lo porta a recitare in una serie di film tra cui nello stesso anno Rapina a San Francisco (David Rich) al fianco di Robert Vaughn e Proibito ai militari (Richard Quine) con Jack Lemmon. Nel 1958 fa parte del cast del film Crash Landing (Fred Sears) e del film La Signora Mia Zia (Morton DaCosta) impersonando il vecchio Patrick Dennis, forse il più noto ruolo della sua breve carriere d’attore. L’anno seguente ha il piacere di lavorare proprio con Cagney ne L’Uomo dai Mille Volti (Joseph Pevney), film che racconta la vita del famoso attore di cinema muto Lon Chaney. Appare una seconda volta al fianco di Cagney nel film Gangster, Amore e…una Ferrari (Charles Lederer).
Cantante di un certo livello, notevole è anche la sua carriera da attore televisivo. E’ particolarmente famoso nel ruolo da investigatore privato amante delle donne nella serie 77 Sunset Strip diretta Roy Huggins.
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