Zootropolis (Disney, 2016) è stato un successo planetario: $341.268.248 in Nord America e $682.515.947 nel resto del mondo. Tuttavia a volte il successo porta con sé una bella dose di guai. Questo è quanto successo alla Walt Disney Company.
Nel marzo scorso, la Esplanade Pictures cita la Disney affermando che il film d’animazione Zootropolis è molto simile a un lavoro che Gary L. Goldman aveva proposto loro sia nel 2000 che nel 2009. Ma a maggio, la Disney archivia la mozione per mancanza di prove sostanziali a favore del querelante e anzi sostiene che questa non è che l’ennesima causa avviata per sfruttare il successo di un film dai cospicui incassi.
L’avvocato della Disney, Daniel Petrocelli non dà peso ai presunti contatti tra Goldman e gli esecutivi della compagnia quando avanza la proposta di archiviazione della mozione. Questo aspetto è fondamentale poiché una dichiarazione di violazione dei diritti d’autore richiede un provato accesso al presunto lavoro violato e la dimostrazione delle similitudini nei due lavori.
In tutta risposta, l’avvocato della Esplanade Pictures, Gary Gans, conferma che un accesso ai due lavori c’è stato e poi sottolinea gli elementi che accomunano i due film, tra cui la caratterizzazione dei personaggi, la trama, lo spirito, le tematiche ed il twist finale. Gans riconosce che ci sono anche delle differenze, ma questo non esclude il fatto che una violazione del copyright non sia avvenuta. Le accuse mosse nei confronti della Disney sono violazione del contratto, della riservatezza, nonché del Codice della California Business and Profession. Un’udienza per risolvere la questione è stata fissata per il 26 giugno 2017.
(Fonte: The Hollywood Reporter)
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