In Nerve, la nuova frontiera dei social game online, i giocatori si sfidano in un’emozionante competizione in tempo reale, alternando facili prove ad azioni umilianti e a volte estreme, istigati da un’anonima e misteriosa comunità di “spettatori”. Ecco la nostra recensione del film diretto da Henry Joost ed Ariel Schulman, con protagonisti Emma Roberts e Dave Franco.
In un’epoca sempre più caratterizzata dalla disintermediazione e dominata dalla rivoluzione digitale, i registi di Paranormal Activity 3 e 4 portano al cinema un film che, tra fantascienza e realtà, cerca di far riflettere sul lato oscuro della rete ed i pericoli ad essa collegati. Nerve è tratto dall’omonimo romanzo di Jeanne Ryan e vede come protagonisti due attori molto noti ai teenager, ovvero Emma Roberts (Scream Queens, American Horror Story) e Dave Franco (Now you see me, Warm Bodies).
Emma veste i panni di Vee Delmonico, una studentessa all’ultimo anno di liceo, ormai stanca di essere trascurata dagli amici. Quando questi ultimi decidono di provare Nerve, un popolare social gaming online, la incoraggiano ad unirsi a loro, in un vortice senza fine tra la ricerca della fama e la mistificazione dei follower. Tra le tante bizzarre prove che dovrà affrontare, spicca quella di baciare uno sconosciuto e sarà proprio in questa occasione che farà la conoscenza di Ian, il belloccio di turno interpretato da Dave Franco. Lungo una sottile linea rossa che collega giocatori a spettatori, i due saranno costretti ad accettare scommesse sempre più folli ed estreme, allo scopo di ottenere l’agognato accesso alla finale.
L’avventura di Nerve si svolge tutto d’un fiato, di notte, in una New York costantemente illuminata da cellulari e droni, segno che la distopia della realtà virtuale abbia ormai preso il sopravvento sulla vita di tutti i giorni. All’insegna di like, reaction e voglia di soldi facili, i ragazzi descritti nel film sono alquanto stereotipati, ma ben vicini al quotidiano che ci circonda. Peccato che, ben presto, il prodotto finale si trasformi in un teen movie permeato da tinte thriller e da una storia d’amore che cozza con il mood di quanto raccontato.
La storia di Nerve non è di certo originale, ma ben si adatta al contesto sociale in cui viviamo, tra isterismi collettivi sulla fantomatica Blue Whale ed una serie tv che ha spopolato su Netflix, ovvero 13 Reasons Why. Peccato che le buone premesse di partenza debbano scontrarsi, a lungo andare, con dialoghi colmi di retorica ed un finale che lascia interdetti. L’ottima fotografia e le scene adrenaliniche che caratterizzano la prima parte della pellicola, dunque, non sono bastevoli per permettere al film di andare oltre la sufficienza.
Nerve – Recensione
6
voto
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