Gabriele Muccino ha ricevuto in questi giorni il Premio Hamilton Behind the camera a Taormina, nell’ambito dei Nastri d’argento. Ora, mentre attende di ricevere il Premio Truffaut, il prossimo 22 luglio, nella giornata conclusiva del Giffoni Film Festival 2017, sta organizzando il suo prossimo film, che lo vede finalmente rientrare in Italia. Si chiamerà L’isola che non c’è, e nel cast dovrebbero esserci Pierfrancesco Favino e Stefania Sandrelli, mentre è ancora in forse Claudia Pandolfi.
Verrà girato in un’isola italiana e probabilmente verrà scelta Ponza. Le riprese dovrebbero iniziare in autunno.
Ma sentiamo direttamente le parole del regista: “Ho coltivato questo ritorno ad Itaca da molti anni. È un film corale che racconta sicuramente l’Italia di oggi e questo prendendo spunti da un nucleo familiare che si ritrova ad un certo punto su un’isola. Una famiglia allargata, come tutte le periferie e le appendici delle grandi famiglie, che vivono tra genesi e nevrosi”.
Il regista, dopo essersi quindi definito un Ulisse in rientro nella sua Itaca, ha poi ulteriormente aggiunto di avere una ‘voglia irrefrenabile di girare in Italia’.
Gabriele Muccino possiamo ricordarlo per la sua presenza all’ultimo Festival del cinema di Venezia, dove ha presentato L’estate addosso. In precedenza una delle tappe principali della sua carriera era stata proprio al Lido, nel 1999, con Come te nessuno mai. A seguire possiamo ricordare L’ultimo bacio, nel 2001, con cui vinse poi il David di Donatello come miglior regista oltre ad altri premi. Nel 2003 l’indimenticabile Ricordati di me. A seguire La ricerca della felicitå, Sette anime, Baciami ancora (che è il sequel de L’ultimo bacio), Quello che so sull’amore, Padri e figli.
Inutile dire che abbiamo cercato di sintetizzare al massimo un ventennio di carriera eccezionale.
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