Gonna color mattone plissettata e maglietta bianca, semplicissima, con le mechès bionde raccolte sulla nuca, alla 47esima edizione del Giffoni Film Festival è tornata Jasmine Trinca, che oggi pomeriggio (14 luglio) ha incontrato i fan sul blue carpet del concorso cinematografico. E’ la prima grande ospite del Festival appena inaugurato. Affabile e comunicativa, ha risposto ad alcune domande dei ragazzi prima di prestarsi all’obiettivo dei fotografi, e ha raccontato del suo esordio con Nanni Moretti, di quando, giovanissima e incosciente, ha avuto un ruolo importante nel doloroso “La stanza del figlio” (2001).
“Sono diventata attrice per caso”
“Mi è capitato di fare l’attrice per caso – racconta -, in realtà avevo in testa tutt’altro. Eppure propri la mia materia ancora grezza di attrice mi ha permesso di interpretare quel con l’entusiasmo e la follia propri di quell’età”. Una prima prova d’attrice, a soli diciott’anni, che le ha regalato numerosi premi come miglior talento emergente.
La sua consacrazione arriva con il secondo film, “La Meglio Gioventù”, di Marco Tullio Giordana. E subito arriva il Nastro d’Argento 2004 come migliore attrice e il Premio Chopard a Cannes per l’attrice rivelazione. “Un personaggio al quale sono molto legata, così diverso da me. Diventando grande ho acquisito un maggiore controllo della mia recitazione, ma mi avvicino sempre ai personaggi con la necessaria incoscienza”.
Da allora la sua carriera è stata un crescendo costellato di scelte importanti e di incontri con i migliori registi. Dopo alcune pellicole d’Oltralpe, come “Ultimatum” di Alain Tasma e “Lovers (Un autre vie” di Emmanuel Mouret, nel 2015 recita accanto a Sean Penn e Javier Bardem nel film “The Gunman” di Pierre Morel. Con “Fortunata”, accanto a Stefano Accorsi e Alessandro Borghi, con la regia di Sergio Castellitto, ha vinto il Premio per la migliore interpretazione nella sezione “Un certain regard” al Festival di Cannes 2017. Quello che le è rimasto nel cuore? L’incontro con Valeria Golino e la storia di donna che ha raccontato nel film “Miele”.
Presente anche il ministro Franceschini
Alla cerimonia d’inaugurazione dell’edizione 2017 del Giffoni Film Festival il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, e il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. In onore del maestro degli effetti speciali e premio Oscar, Carlo Rambaldi, è stato scoperto un pannello in ceramica realizzato da Enzo Sartoriello.
Il ministro Franceschini ha incontrato i giovanissimi giurati in Sala Truffaut, e si è complimentato con loro. “Una ‘prova di quello che può essere il nostro presente, fatto di ponti e non di muri, siete voi, ragazze e ragazzi di tanti Paesi, che vengono a questo festival unico guidati dal loro amore per il cinema – ha detto –. Noi tutti dobbiamo essere orgogliosi della nostra Italia, nche perche’ da quest’anno la nuova cittadella del cinema rendera’ permanente Giffoni non solo nei giorni del festival ma anche come luogo di incontri, di studi, di ricerca e di formazione legati al cinema e alla creativita”. Il direttore del festival, Claudio Gubitosi, ha chiesto al ministro di promuovere l’iniziativa in modo che il Giffoni Experience venga tutelato come patrimonio nazionale.
(Foto: Menossi Video Productions)
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